Il dopo Covid-19

Tavolo provinciale per il lavoro: stamattina la prima riunione

Tanti i problemi sul tappeto: dall'occupazione alle difficoltà economiche di Provincia e Comuni.

Tavolo provinciale per il lavoro: stamattina la prima riunione
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Via al tavolo provinciale per il lavoro. Si è riunito questa mattina, martedì 21 aprile, tanti i problemi sul tappeto: dall'occupazione alle difficoltà economiche di Provincia e Comuni.

Via al tavolo provinciale per il lavoro

Stamattina, martedì 21 aprile, in Provincia prima riunione del Tavolo di concertazione provinciale per il Lavoro e la Formazione. L'obiettivo del presidente Luca Santambrogio (nella foto) era condividere lo stato della situazione economica e lavorativa in provincia di Monza e della Brianza nell’emergenza Coronavirus in corso e rilevare le prime necessità in vista della progressiva ripresa lavorativa.

Un tavolo al quale si sono seduti virtualmente (si è trattato di una videoconferenza) i consiglieri provinciali – per una condivisione dei temi con le parti politiche del territorio – Prefettura, Camera di Commercio, Ats, Inps, Inail, Api MB, Confcommercio MB, Assolombarda MB, CNA MB, Confcooperative MB, Apa Confartigianato MB, Unione Artigiani Monza, CGIL Monza e Brianza, Cisl Monza lecco, UIL Monza, Afol Monza e Brianza, la Consigliera di parità, rappresentati di Amnil, Confimi, Confesercenti, Consulenti del lavoro, i presidenti degli ambiti territoriali.

Un tavolo al quale ne seguiranno altri e che sarà affiancato da analoga iniziativa  che si occuperà esclusivamente di welfare perché il tema sociale delle difficoltà delle famiglie senza lavoro è un tema che chiede la massima attenzione perché, come ha ricordato Santambrogio nei panni di sindaco di Meda "i buoni pasto che il Governo ha destinato ai Comuni sono purtroppo finiti in brevissimo tempo" e a richiederli non sono stati esclusivamente nuclei famigliari già seguiti dai Servizi sociali dei Comuni.

Un mercato del lavoro che cambierà

Con Afol (Agenzia formazione orientamento lavoro) è stato affrontato il tema del mercato del lavoro, che sicuramente cambierà e di conseguenza muteranno anche i corsi di formazione, che dovranno probabilmente essere orientati al lavoro a distanza, allo smart working.

C'è grande preoccupazione perché, a seconda di quanti punti di Pil (Prodotto interno lordo) perderemo, si stima che dalle 3.000 alle 15.000 persone resteranno senza occupazione in Provincia a causa della crisi "perché molte aziende - ha rimarcato Santambrogio dopo aver ascoltato i rappresentanti di artigiani, commercianti e industriali - alla fine dell'emergenza purtroppo non riapriranno".

Altro tema sul tavolo quello della scuola, anche se in questo momento ancora non è chiaro se a settembre gli istituti scolastici riapriranno i cancelli o si continuerà a studiare da remoto. Se così sarà bisognerà pensare a dei voucher baby sitter per chi lavora e ha figli in età scolare...

I temi posti sul tavolo e che verranno sviscerati nei successivi incontri sono dunque molteplici. Alla prossima riunione Santambrogio intende invitare anche rappresentanti degli Istituti di credito, "che sono fondamentali per la ripresa, perché alcune associazioni datoriali hanno rappresentato l'eccessiva burocrazia nell'accesso al credito, che in questa fase è essenziale".

Sul Giornale di Monza in edicola dal 28 aprile aprile e sugli altri settimanali brianzoli del Gruppo Netweek, un approfondimento sul tema.

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