Teatri ancora chiusi, l'appello degli attori speciali di Vedano
La compagnia teatrale Folle Idea, composta da ragazzi con disabilità, non vede l'ora di tornare al più presto sul palcoscenico
Il sipario resta calato sui palchi di cinema e teatri. Ormai da un anno attori, registi e scenografi sono alle prese con uno stop forzato che - almeno per il momento - non lascia spazio ad ipotesi di ripartenza nel breve periodo. Ne sa qualcosa l’associazione Follarthemya di Vedano al Lambro con la sua compagnia teatrale Folle Idea composta da tanti attori con disabilità e con la Sindrome di Down.
Teatri chiusi: "C'è voglia di ripartire"
Ma se gli operatori economici del comparto stanno faticando non poco, lo stesso si può dire anche per le tantissime realtà sociali che si occupano di teatro e drammaterapia. Uno stop che, soprattutto per loro, è doppiamente difficile da sopportare.
A febbraio dello scorso anno abbiamo fatto in tempo a portare in scena la nostra opera “Frammenti di bellezza”, poi purtroppo tutto si è bloccato e anche noi abbiamo dovuto adeguarci - ha spiegato la regista Laura Stucchi, che coordina le attività del gruppo - Abbiamo provato a organizzare un percorso online alla scoperta di sé attraverso il teatro, ma non è la stessa cosa che essere su un palco, davanti al pubblico.
La compagnia vedanese è composta da attori davvero speciali. Disabili, con la Sindrome di Down, ma anche anziani e persone unite dalla passione comune per il teatro e per il palcoscenico.
Un anno di stop forzato
Il teatro per l’associazione vedanese ha anche uno scopo educativo e terapeutico, un modo naturale per poter tirare fuori il meglio di sé esprimendo appieno la propria personalità.
Fortunatamente, anche grazie all’aiuto del Comune di Vedano e di altre associazioni amiche, abbiamo potuto organizzare dei format e montare dei video in occasione del Dantedì e della Giornata mondiale del teatro o quella dedicata alla poesia - ha precisato la vedanese - Non sono comunque mancate le occasioni di organizzazione qualcosa, l’entusiasmo comunque non ci manca.
Ora i ragazzi, seppur in modalità online, stanno lavorando sul tema della «Follia». Nell’attesa di poter tornare sul palco e di tornare a far divertire e riflettere i tantissimi spettatori che non vedono l’ora di ritrovarli in scena.
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