Cesano Maderno

Tenta la rapina in un negozio del compro oro: arrestato dai Carabinieri

La minaccia all'impiegata: "Ho una bomba, non avvisare nessuno”.

Tenta la rapina in un negozio del compro oro: arrestato dai Carabinieri
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Tenta la rapina in un negozio del compro oro ma i Carabinieri lo bloccano. E' successo ieri, martedì 6 aprile 2021, a Cesano Maderno.

Tenta la rapina: arrestato

I Carabinieri, nel tardo pomeriggio di ieri, martedì, sono intervenuti a Molinello di Cesano Maderno per fermare un rapinatore solitario che aveva preso di mira un negozio del compro oro della trafficatissima via Molino Arese. L'uomo è entrato nel negozio intorno alle 18. Mascherina sul volto, ha minacciato la dipendente allungando un foglietto con sopra scritto: "Ho una bomba, non avvisare nessuno”.

L'intervento dei Carabinieri

L'impiegata, moglie di un carabiniere della Stazione di Seveso, compresa la situazione, ha agito con sangue freddo. Si è subito messa in sicurezza, rimanendo dietro la barriera del suo bancone, quindi ha attivato il sistema antirapina, che ha bloccato il  rapinatore all’interno dei locali, e ha chiamato il marito. Immediato l’intervento dei militari della Stazione di Seveso - tra cui il marito della donna - e della Tenenza di Cesano Maderno.

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Tentata rapina al compro oro di Cesano Maderno

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La delicata trattativa

I militari hanno iniziato una delicata trattativa con il malvivente restando all'esterno del negozio, chiedendo al tempo stesso alla centrale operativa l’attivazione del negoziatore. Il rapinatore ha provato a resistere, puntando anche una pistola nella direzione dei carabinieri, ma all’apertura della porta blindata, si è arreso ed è stato bloccato. In via Molino Arese si sono precipitate diverse gazzelle, in supporto ai colleghi intervenuti inizialmente. Un intervento in forze, che ha richiamato l'attenzione di tanti e portato sul posto anche il sindaco Maurilio Longhin.

Nel camper 22 proiettili

In manette è finito un 61enne, pregiudicato, senza fissa dimora, già noto alle forze dell'ordine. La bomba che aveva addosso era finta. Verissima invece la pistola che teneva in pugno, carica e perfettamente funzionante, con matricola abrasa. Gli è stata sequestrata. La successiva perquisizione nel camper in cui l'uomo viveva da tempo ha permesso di rinvenire ventidue proiettili. Al termine delle formalità di rito il 61enne è stato rinchiuso nel carcere di Monza a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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