Tentato omicidio di un 16enne: un arresto anche a Seveso
In carcere un 19enne ritenuto tra i responsabili di un violento pestaggio avvenuto il 22 novembre a Marcianise. Poi si era trasferito in Brianza.
Il 22 novembre dell’anno scorso, secondo la ricostruzione degli inquirenti, aveva partecipato alla feroce aggressione nei confronti di un 16enne, preso a calci e pugni e pure accoltellato nei pressi dell’Istituto scolastico G.B. Novelli di Marcianise, in provincia di Caserta (Campania). Poi si era trasferito in Brianza, a Seveso, dopo aver trovato un impiego in posta.
Tre arresti per tentato omicidio: in carcere anche un 19enne emigrato a Seveso
Probabilmente pensava di averla fatta franca e di rifarsi una vita al nord, ma venerdì all’alba Vincenzo Fortunato, classe 2004, originario di Crispano (Napoli), è stato arrestato dai Carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Seregno con l’accusa di tentato omicidio, lesioni personali e porto di armi o oggetti atti ad offendere, aggravati dalla premeditazione, dai futili motivi, dal numero dei partecipanti e dall’aver determinato a consumare i reati un minorenne. In manette anche Sossio Cimmino, classe 2000, anche lui di Crispano, e Domenico Milo, classe 2005, di Orta di Atella (Caserta), ritenuti anche loro responsabili del violento pestaggio.
L'indagine partita dopo il pestaggio del 22 novembre scorso
Gli arresti sono scaturiti dall’indagine condotta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere sui fatti del 22 novembre, una complessa attività investigativa incentrata su articolate verifiche e riscontri, che hanno consentito di accertare indubbi e gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati. Venerdì mattina i Carabinieri del Nor della Sezione operativa della Compagnia di Marcianise, coadiuvati dai colleghi seregnesi, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Gli arrestati, prima d’ora tutti e tre incensurati, sono stati tradotti nelle case circondariali di Santa Maria Capua Vetere (Cimmino e Milo) e Monza (Fortunato).
La spedizione punitiva per una ragazza contesa
In base a quanto ricostruito, gli indagati avrebbero agito insieme ad altri due correi, già destinatari nell’immediatezza dei fatti di una misura precautelare: Vincenzo Fortunato, classe 1994, di Orta di Atella, omonimo del 19enne emigrato a Seveso, e il fratellastro minorenne. All’origine dell’aggressione ci sarebbero futili motivi legati a un movente passionale. A scatenare la spedizione punitiva una lite scoppiata tra due ragazzi, tra cui il fratellastro di Fortunato, che avrebbe rivolto delle attenzioni di troppo alla fidanzata di uno dei tre giovanissimi poi individuati come vittime dell’agguato. Oltre al ragazzo ferito gravemente, infatti, vennero picchiati un altro 16enne e il fidanzato della ragazzina «contesa».
Un 16enne preso a calci e pugni e accoltellato
I cinque presunti colpevoli avrebbero quindi pianificato l’aggressione, colpendo il 16enne con più fendenti, di cui uno alla regione scapolare sinistra. Un pestaggio brutale, a seguito del quale il ragazzo ha ricevuto una prognosi superiore a 30 giorni. Ad accoltellare l’adolescente non sarebbe stato il 19enne, che comunque avrebbe dato il suo contributo con calci e pugni. Poi la decisione di emigrare a Seveso, per un lavoro alle poste. Ma la sua «nuova vita» è durata poco e venerdì mattina per lui si sono aperte le porte del carcere di Monza.