Indaga la Dda

Testa di capretto mozzata alla giornalista antimafia

Atto intimidatorio alla cronista Giorgia Venturini che ha sporto denuncia. "Continuerò a fare il mio lavoro"

Testa di capretto mozzata alla giornalista antimafia

Un sacco nero tagliato con, al suo interno, una testa di capretto mozzata e la pelle scuoiata. Il terribile ritrovamento, fuori dal cancelletto dell’abitazione di Monza in cui risiede Giorgia Venturini, giornalista di Fanpage, che da anni si occupa di inchieste contro la mafia e che ha immediatamente sporto denuncia ai Carabinieri.

Testa di capretto mozzata alla giornalista antimafia

A indagare sono ora gli investigatori della Dda, come la stessa cronista, ha spiegato al Giornale di Monza e a PrimaMonza: «Sono fiduciosa perché se ne sta occupando la Direzione Distrettuale Antimafia e il procuratore capo di Milano – ha affermato la professionista – A oggi l’ipotesi principale è che si tratti di un atto intimidatorio legato alla criminalità organizzata. E quindi al mio lavoro, che continuerò a fare». Le indagini, dunque, stanno procedendo: «Si cerca di risalire all’autore di un simile gesto – ha proseguito – Si procede analizzando comunque tutte le ipotesi possibili. Di certo vivo in un territorio, la Brianza, dove ormai le organizzazioni criminali sono presenti da anni».

Un fatto gravissimo

Immediata è arrivata la solidarietà dell’Ordine dei Giornalisti:

«Quanto accaduto è estremamente grave. Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti condanna il grave atto intimidatorio, compiuto nei confronti di una giornalista che si occupa di mafie – hanno fatto sapere – Nell’esprimere vicinanza e solidarietà alla collega auspica che le forze dell’ordine e la magistratura, arrivino presto a individuare i responsabili dell’intimidazione e i loro mandanti, per permettere alla giornalista di continuare a lavorare in sicurezza».