Disagio giovanile

Testimonianza shock di un 16enne: "In terapia per colpa dell'isolamento"

Studente e soccorritore sulle ambulanze: "Ne ho viste troppe. Alla fine sono crollato"

Testimonianza shock di un 16enne: "In terapia per colpa dell'isolamento"
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Solitudine, frustrazione, ma non solo. "Avevo dentro anche tanta rabbia. Ero diventato una persona completamente diversa da quella che sono. E sono finito in terapia".

La testimonianza

Federico (il nome è di fantasia) ha 16 anni e frequenta un liceo di Monza. Abituato a stare in mezzo agli amici e impegnatissimo nel sociale, quando si è trovato (in primavera) a dover stare lontano dai coetanei, ha avuto un vero e proprio crollo. "Faccio il volontario sulle ambulanze e durante i primi mesi del Covid ne ho viste di tutti i colori. Persone, soprattutto anziani, che si ammalavano e famiglie che, perdendo il lavoro, ci chiedevano aiuto perché non avevano mezzi per acquistare generi alimentari".

Il terapia a causa dell'isolamento

Una situazione troppo grande per un ragazzo di appena 16 anni che, viste le restrizioni, non poteva nemmeno distrarsi uscendo con gli amici. "Ho finito pure per lasciarmi con la mia ragazza - ha ammesso - Litigavo con tutti, compagni, amici. Alla fine sono andato in terapia e questo mi ha aiutato a vedere ciò che da solo non ero riuscito a comprendere: avevo dentro tanta rabbia. E ciò mi aveva fatto diventare una persona che non ero".
Ormai da quasi un anno, il Covid ha stravolto le vite di tutti, giovani compresi, "e ora il rischio è che ci si abitui troppo a non uscire con gli amici, a starsene chiusi in casa da soli".

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