Per i tifosi del Seregno la svastica è un fotomontaggio

Gli ultras negano di aver esposto lo striscione alla partita, "qualcuno ci vuole screditare dopo le polemiche sullo stadio inagibile"

Per i tifosi del Seregno la svastica è un fotomontaggio
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La Curva Nord Seregno ribadisce che la svastica è un fotomontaggio.

Risolto (forse) il mistero della svastica

Per gli ultras del Seregno lo striscione con la svastica è un fotomontaggio di una mano esperta e ignota. Lo affermano in un comunicato nel quale smentiscono di aver appeso la svastica fra gli altri striscioni per la squadra del cuore. Erano tutti appesi sulle scale esterne di sicurezza della scuola media "Mercalli", dietro allo stadio "Ferruccio", dalla quale domenica scorsa gli ultras hanno seguito la partita casalinga del Seregno contro Castellazzo a causa dello stadio chiuso al pubblico.

"La politica non c'entra con il calcio"

Gli ultras, dopo un attento esame della fotografia circolata sui social network, hanno concluso che si tratta di un fotomontaggio perché dietro agli striscioni non compare nessun tifoso mentre la "regola" è di non abbandonare mai i propri vessilli. I supporter chiariscono che "la politica non c'entra nulla con il calcio e non ci deve entrare, ognuno la può pensare come vuole ma a casa sua e non in curva".

Una mossa per screditare gli ultras azzurri?

Dunque la svastica è un fotomontaggio. Gli ultras della Curva Nord Seregno adombrano il sospetto che il fotomontaggio sia un tentativo di screditare i tifosi azzurri dopo le recenti polemiche contro il commissario straordinario del Comune, a seguito della decisione di chiudere lo stadio "Ferruccio" al pubblico per questioni di sicurezza in attesa di completare la necessaria documentazione da sottoporre all'apposita commissione di vigilanza.

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