Il ricordo

Tragedia all'Adda: ecco chi era il 15enne scomparso

La vittima, Abdel Wahab Elsarag, aveva da poco finito la prima superiore e sognava di diventare un'ingegnere: il ricordo della famiglia

Tragedia all'Adda: ecco chi era il 15enne scomparso
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Aveva solo 15 anni e da pochi giorni aveva terminato il primo anno di scuola superiore all’Accademia Formativa Martesana di Gorgonzola. Il suo indirizzo era quello meccanico e aveva un sogno nel cassetto: quello di iscriversi in università per diventare ingegnere. Invece, purtroppo, i sogni e tutta la voglia di vivere di un ragazzo dal cuore d’oro, sono andati bruscamente in frantumi giovedì 12 giugno, spezzati ancora una volta dall’imprevedibilità del fiume Adda.

Tragedia all'Adda: ecco chi era il 15enne scomparso

Abdel Wahab Elsarag era un ragazzo italiano, con origini sudanesi. Da cinque anni a questa parte si era stabilito definitivamente proprio in Italia e a Cornate d'Adda, paese di cui è originario il nonno, insieme ai genitori e i suoi sei fratelli e sorelle. In paese e non, lo conoscevano in molti per via di quel carattere solare ed espansivo che riusciva ad abbattere immediatamente ogni barriera.

«Bastava che ci scambiassi qualche parola e ci entravi in sintonia subito - racconta la madre insieme ad una delle sorelle e la cugina - Abdel Wahab era un ragazzo d’oro, cercava di aiutare sempre tutti e dare una mano come poteva, sia ad amici e conoscenti, ma anche a chi non conosceva. Anche in famiglia era così. Per tutti noi dava sempre tutto».

Un ragazzo buono

I famigliari hanno poi sottolineato che nei giorni immediatamente successivi alla tragedia, sono tante le persone che sono passate a casa o che hanno mandato un messaggio di cordoglio in ricordo del giovane:

«In questi giorni abbiamo ricevuto tanti messaggi e visite, anche di gente che non conoscevamo minimamente - proseguono - Questo ci ha fatto capire ulteriormente quanto fosse speciale. Per lui era facile stringere legami ed entrare nel cuore della gente. Era un buono, anche di fronte a gente che magari lo infastidiva lui non reagiva mai. Era e sarà sempre il nostro angioletto».

La voglia di stare insieme

Un ragazzo vivace, che amava stare sempre con gli amici, con cui spesso andava a giocare a calcio, e con cui proprio in quel maledetto pomeriggio di giovedì si trovava in riva al fiume:

«Abdel era appassionato della vita, gli piaceva stare con i suoi amici. Lui non sapeva nuotare, ma andava comunque sempre con loro al lago, al mare e giovedì è andato con loro al fiume, per stare insieme e in compagnia, perché lui amava quello, amava la condivisione, ridere e scherzare».

Al momento purtroppo non ci sono ancora indicazioni sulla data della cerimonia funebre con la quale verrà salutato il 15enne. L’autorità giudiziaria ha infatti stabilito l’esame autoptico sul corpo del ragazzo che però non è stato ancora eseguito. Dunque per poter fissare la data dei funerali sarà necessario attendere l’autopsia. L’unica indicazione al momento è che la cerimonia dovrebbe tenersi in città o nella frazione di Colnago oppure proprio a Cornate.

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