Cronaca

Tragedia sul lavoro: il lucernario cede mentre è sul tetto, muore un 71enne

L'incidente è avvenuto questa mattina nella bergamasca. La vittima è un 71enne di Trezzano Rosa che si trovava nella ditta di Suisio come collaboratore del titolare di una ditta della provincia di Monza Brianza.

Tragedia sul lavoro: il lucernario cede mentre è sul tetto, muore un 71enne
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Stava camminando sul tetto di un capannone, quando ha messo un piede su un lucernario che si è sfondato sotto il suo peso, precipitando per oltre sei metri fino a terra. E’ morto così questa mattina a Suisio, nell’Isola Bergamasca, A.V, 71enne di Trezzano Rosa. L’ennesima tragedia sul lavoro che riaccende i riflettori sul tema della sicurezza. Ne dà notizia Primalamartesana.it 

Tragedia sul lavoro: il lucernario cede mentre è sul tetto, muore un 71enne

A. V si trovava sul tetto della Gemtex di Suisio come collaboratore del titolare di una ditta della provincia di Monza Brianza che si occupa di impianti elettrici.

Era salito sul tetto del capannone con una scaletta e stava eseguendo delle operazioni di manutenzione e sostituzione di alcuni lampioncini, quando ha appoggiato incautamente il piede su un lucernario della copertura. Il lucernario ha ceduto e l’uomo è precipitato all’interno dell’azienda, per circa sei metri, battendo la testa a terra.

La causa della caduta dunque sarebbe stata l’appoggio di un piede del lavoratore su un lucernario della copertura, che si è sfondato sotto il suo peso. Il lucernario era comunque ben visibile e non ci sono testimoni diretti dell’accaduto che possano riferire come si stava muovendo il lavoratore.

I soccorsi

I lavoratori dell’azienda hanno subito allertato i soccorsi ma l’infortunato è deceduto prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso, ambulanza ed elisoccorso, che hanno solo potuto constatarne il decesso.

Sul posto si è portato il personale tecnico di Ats, Ufficio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro di Bergamo Ovest-Treviglio, per gli accertamenti e la ricostruzione della dinamica dell’accaduto, in collaborazione con il magistrato di turno.

L’intervento di Ats

Sull'accaduto è intervenuto anche Sergio Piazzolla, Responsabile Area Specialistica Igiene e Sicurezza del Lavoro – Ufficio Direzione UOC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria Ats di Bergamo:

“Dall’inchiesta di Polizia Giudiziaria in corso  si chiariranno gli aspetti contrattuali e  le motivazioni della presenza dell’infortunato sul tetto dell’azienda – fa sapere  Sergio Piazzolla – In generale possiamo dire che la caduta dall’alto è una modalità di infortunio sempre ricorrente e  di elevata gravità quando accade, seppure la frequenza di questi eventi sia in diminuzione. L’accesso ai tetti ed alle  coperture degli edifici deve avvenire con le apposite misure di sicurezza o fisse (parapetti)  o individuali (imbragature collegate ai dispositivi di trattenuta detti anche “linee vita”).  E’ fondamentale inoltre che prima dei lavori si proceda alla ricognizione preventiva del tetto o  della copertura  da parte dell’operatore per individuare la presenza di lucernari o di possibili aperture,  segnalarli e valutare se circoscriverli con transenne o ripari: spesso la caduta avviene infatti  mentre il lavoratore si sta muovendo all’indietro sul tetto e non si avvede della presenza del lucernario”.

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