giudiziaria

Travolto e ucciso dalla gru, due condanne

Sentenza del giudice di Monza sull'incidente accaduto il 10 marzo 2022 a un operaio di 33 anni che aveva perso la vita in un infortunio alla Sangiorgio Mobili.

Travolto e ucciso dalla gru, due condanne
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Due condanne per l’incidente sul lavoro avvenuto il 10 marzo 2022 alla Sangiorgio Mobili di Biassono, costato la vita a Frederico Neves Bastos, 33 anni, operaio di origini brasiliane.

Due condanne a quattro anni

L’uomo era caduto dal cestello della gru, a un’altezza di 40 metri, dopo essere stato colpito da un palo del peso di oltre una tonnellata che stavano issando per la sostituzione delle antenne per i telefoni cellulari di Vodafone all’interno della proprietà della Sangiorgio Mobili di viale delle Industrie. La gru, del peso di oltre una tonnellata, era stata issata e imbragata con delle fasce elastiche logore e sfibrate, che a contatto con la superficie ruvida dei pali metallici si sono logorate al punto da far precipitare i piloni. E’ quanto emerso nel processo per la morte di Federico Neves Bastos, operaio brasiliano, caduto da un’altezza di 40 metri il 10 marzo 2022, mentre lavorava alla sostituzione di un’antenna per la telefonia della Vodafone all’interno della proprietà della Sangiorgio Mobili.

La vicenda giudiziaria

Vicenda giudiziaria sfociata venerdì 9 maggio nella condanna in primo grado alla pena di quattro anni e sei mesi, e a quattro anni di reclusione, rispettivamente per il titolare dell’impresa che aveva preso in subappalto le opere per il posizionamento del palo, e per il gruista suo dipendente. Il giudice di Monza Gianluca Polastri ha stabilito risarcimenti per complessivi 650mila euro a favore dei familiari e della moglie dell’uomo, che viveva a Novate Milanese. L’uomo era su un cestello mobile assieme a un altro collega, che si era invece miracolosamente salvato.

L'infortunio mortale

Quel 10 marzo di tre anni fa Neves Bastos era salito sulla gru insieme a un collega che era era riuscito a salvarsi, mentre per il brasiliano non c’era stato nulla da fare. I due colleghi, impiegati da una ditta di Segrate che si occupa di manutenzione sui ripetitori, avrebbero dovuto effettuare un intervento su una delle antenne. All’improvviso il pilone del ripetitore si era staccato ed era andato a travolgere la piattaforma aerea che aveva portato a decine di metri d’altezza i due lavoratori.

Il servizio completo sarà pubblicato sul Giornale di Carate in edicola da martedì 13 marzo 2025.

 

 

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