Soccorso alpino

Tre cordate lanciano l'allarme: salvi sei rocciatori. Uno è di Seveso

L'intervento si è concluso alle 2 del mattino, quando tutti i rocciatori sono stati portati in salvo

Tre cordate lanciano l'allarme: salvi sei rocciatori. Uno è di Seveso
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Soccorso alpino, tre cordate lanciano l'allarme: salvi sei rocciatori. Uno è di Seveso.

L'allarme è scattato alle 19 di ieri

Si è concluso dopo le 2 di oggi un intervento del Soccorso alpino di Auronzo (Belluno) in supporto a tre cordate in difficoltà nella scalata dello Spigolo Dibona, sulla Grande delle Tre Cime di Lavaredo. L'allarme è scattato alle 19 di ieri, quando la Centrale del 118 è stata contattata da due cordate che chiedevano informazioni; quattro alpinisti avevano terminato la via sbagliando uscita e si erano ritrovati, anziché sull'ampia Cengia Grande a 2.800 metri di quota, su un terrazzamento sottostante, dove alcune chiodature possono trarre in inganno. È stato quindi loro detto di salire al di sopra per ritrovare il percorso corretto.

Tratto in salvo nella notte

Una terza cordata di due rocciatori, che si era invece attardata ed era a un paio di tiri dalla Cengia Grande, ha successivamente chiesto il supporto di una squadra, vista la presenza di nebbia e le previsioni di maltempo per le ore successive. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato due soccorritori e li ha calati con un verricello di 15 metri sulla vetta della Grande. Da lì i tecnici hanno raggiunto i primi quattro scalatori, L.B., 32 anni, di Seveso (Monza), A.M., 32 anni di Riva del Garda (Trento), F.L., 48 anni, di Lainate (Milano), e J.K., 32 anni, austriaco.

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