Trenord vuole chiudere le biglietterie ma la Regione non ci sta

L'ipotesi non piace all’assessore Claudia Maria Terzi che ha annunciato di voler prendere provvedimenti.

Trenord vuole chiudere le biglietterie ma la Regione non ci sta
Pubblicato:
Aggiornato:

Chiusura biglietterie, in campo scende la Regione. Non piace all’assessore Claudia Maria Terzi che ha annunciato di voler intervenire su questa ipotesi. Sempre che Trenord voglia dar corso al progetto.

Si paventa la chiusura delle biglietterie

“Le biglietterie rappresentano un servizio fondamentale, un antidoto alla desertificazione delle stazioni. Sono le parole dell'assessore Claudia Maria Terzi sulla questione della chiusura delle biglietterie che, secondo il piano paventato da trenord, interesserà entro fine anno le stazioni di Arcore, Desio e Seveso.  "La presenza del bigliettaio agevola le operazioni di acquisto da parte degli utenti e costituisce un punto di riferimento per i cittadini che frequentano gli scali ferroviari medio-piccoli. Anche dal punto di vista della sicurezza, le biglietterie costituiscono un presidio importante e un deterrente per i malintenzionati, contribuendo a rendere più vive e sicure le stazioni. È paradossale che si pensi a un provvedimento di questo tipo mentre la cronaca racconta l’escalation di episodi di criminalità. E mentre la stessa Trenord, su sollecitazione della Regione, sta predisponendo alcune misure securitarie come l’incremento delle guardie giurate sui convogli”.

LEGGI QUI I DETTAGLI DEL PROGETTO TRENORD

Sulla vicenda si è espresso nelle ultime ore anche il sindaco di Desio Roberto Corti

Già inviata una lettera a Trenord

L’assessore ha anche già scritto a Trenord per chiedere chiarimenti immediati. “Il progetto che si configura è inaccettabile e recherebbe ulteriori disagi a cittadini e pendolari già gravati da disservizi insopportabili, tra soppressioni, guasti e ritardi. L’obiettivo deve essere quello di implementare e migliorare i servizi ai cittadini, mentre in questo caso la società agisce nella direzione opposta, cancellando un servizio storicamente garantito. La Regione non ha il controllo diretto sulla società, partecipata in modo paritario dalle Ferrovie dello Stato e da Ferrovie Nord Milano. Garantisco però che porteremo in ogni sede utile le richieste dei nostri cittadini”.

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale leghista Falvio Nogara:

“Chiudere la biglietteria della stazione di Calolziocorte? (Lecco, ndr) Sarebbe una vera follia!” sottolinea il consigliere. “Le biglietterie rappresentano un servizio fondamentale, un antidoto alla desertificazione delle stazioni. La presenza del bigliettaio agevola le operazioni di acquisto da parte degli utenti e costituisce un punto di riferimento per i cittadini che frequentano gli scali ferroviari medio-piccoli. Il mio impegno sarà massimo per scongiurare il piano di chiusure ventilato, e so per certo che l’assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, ci sosterrà in questa battaglia.

“Giù le mani dalla stazione di Calolzio”

“A maggior ragione se parliamo di stazioni come Calolziocorte, zona già teatro di atti di violenza e criminalità. Come noto, anche dal punto di vista della sicurezza, le biglietterie costituiscono un presidio importante e un deterrente per i malintenzionati, contribuendo a rendere più vive e sicure le stazioni. È paradossale che si pensi a un provvedimento di questo tipo mentre la cronaca racconta l’escalation di episodi di criminalità, e mentre la stessa Trenord, su sollecitazione della Regione, sta predisponendo alcune misure securitarie come l’incremento delle guardie giurate sui convogli”.

Progetto inaccettabile

“Sappiamo che l’assessore Terzi ha già scritto a Trenord per chiedere chiarimenti immediati. Il progetto che si configura è inaccettabile e recherebbe ulteriori disagi a cittadini e pendolari già gravati da disservizi insopportabili, tra soppressioni, guasti e ritardi. L’obiettivo deve essere quello di implementare e migliorare i servizi ai cittadini, mentre in questo caso la società agisce nella direzione opposta, cancellando un servizio storicamente garantito. Regione non ha il controllo diretto sulla società, partecipata in modo paritario dalle Ferrovie dello Stato e Ferrovie Nord Milano. Noi possiamo però garantire che porteremo in ogni sede utile le richieste dei nostri cittadini”.

La posizione di Trenord

Da parte sua Trenord ha sottolineato di aver dato il via a un piano di rilancio e potenziamento della rete di vendita che prevede la trasformazione delle tradizionali biglietterie in punti dedicati all’accoglienza a 360°, per supportare i clienti nell’organizzazione del viaggio dal primo all’ultimo miglio e assicurare maggiore presidio e vicinanza alle loro aspettative.

Step graduali

“Un traguardo fatto di step graduali che l’operatore ferroviario intende raggiungere entro la fine del 2019, quando entrerà in vigore in Lombardia il sistema unico di bigliettazione elettronica. Un servizio che, permettendo l’interoperabilità di tutte le aziende del TPL, consentirà al viaggiatore di utilizzare la stessa tessera elettronica o “chip on paper” per tutti i mezzi di trasporto regionali e dunque moltiplicherà i punti di acquisto e rinnovo di titoli di viaggio. I vari step del piano saranno attuati previa condivisione con Regione Lombardia” scrive Trenord in un comunicato diffuso oggi.

Seguici sui nostri canali
Necrologie