Solidarieta'

Triplicate le richieste di aiuto alla Caritas

A ottobre il gruppo di Bovisio ha raggiunto l’apice assistendo 113 famiglie in difficoltà, ora si stanno cercando appartamenti in locazione

Triplicate le richieste di aiuto alla Caritas
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Triplicate le richieste di aiuto alla Caritas. A ottobre il gruppo di Bovisio ha raggiunto l’apice assistendo 113 famiglie in difficoltà, ora si stanno cercando appartamenti in locazione

Triplicate le richieste di aiuto alla Caritas

"Facciamo rete", è l’appello di Maurizio Gadda, coordinatore della Caritas cittadina. La pandemia è un periodo di prova, che ha messo in ginocchio i più fragili e ha fatto rimboccare le maniche a chi poteva dare una mano. La soddisfazione dei volontari bovisiani è tanta, ma il percorso è ancora lungo: "Dobbiamo ridare dignità a queste persone e serve l’aiuto di tutti". Ora, si cerca chi può affittare appartamenti agli assistiti.

A ottobre assistite 113 famiglie

Il 2020 è stato un anno che ha messo a dura prova chiunque. Sempre in prima linea a tendere una mano, però, c’era Caritas. Un lavoro di supporto economico e morale nei confronti degli assistiti. I numeri a confronto al periodo precedente alla pandemia, sono radicalmente cambiati. "Prima di marzo l’associazione seguiva 40 nuclei famigliari – spiega Gadda – Ad ottobre, abbiamo raggiunto l’apice con 113. Ora il numero si è stabilizzato tra le 90 e 100 famiglie, la maggior parte di origini italiane. In questi numeri, sono compresi molti bambini".

L'impegno per fare rete e aiutare tutti

A parte i numeri, l’ondata pandemica ha cambiato il modo di ragionare delle persone: "I problemi sono tanti. Lavoro, affitto, bollette – afferma – Chi riesce a far fronte a queste spese, capisce di essere più fortunato e non si tira indietro per dare una mano". Crescono i poveri, ma anche le persone che hanno dato una mano, dunque: "Stiamo cercando in tutti i modi di creare una rete che possa unire Caritas, Comune, associazioni e privati cittadini. Per ora sembra stia funzionando, nell’ottica di una rinascita del territorio".

Anche gli assistiti vogliono rendersi utili

L’ultimo aiuto arrivato dal Comune, infatti, sono stati settemila euro per far fronte a buoni spesa per gli assistiti: "Un grande aiuto per noi. Per di più, quando le persone si recavano nei supermercati che hanno accettato questa convenzione, non solo hanno acquistato prodotti con questi vaucher, ma i titolari dei negozi hanno anche regalato loro altro cibo o effettuato ulteriori sconti". Questo è il tipo di rete a cui la Caritas ambisce: "Anche tra gli assistiti stessi, è nata un’amicizia per cui si aiutano a vicenda. Vogliono rendersi utili. C’è chi, come ad esempio, donne con bambini disposte a tutto per lavorare. In sede sono arrivati anche giovani in cerca di aiuto – ammette il coordinatore – Noi dobbiamo permettere loro di rialzarsi e riabilitarli. Per ridargli dignità".

La ricerca di appartamenti in locazione

L’ultima iniziativa è la ricerca di appartamenti in locazione per le famiglie in difficoltà. Un progetto sostenuto dal Comune, che mette a disposizione una garanzia economica pari a 10mila euro per due anni e una sicurezza riguardo gli affittuari di cui risponderà la Caritas: "Dopo il lavoro, la casa è un vero problema per alcune persone – afferma Gadda – L’intento è chiedere ai proprietari di fidarsi. Perché sia noi che gli Uffici Pubblici ci mettiamo in campo per far sì che questa idea funzioni. Basta solo una telefonata in sede per spiegare tutti i dettagli". In questo modo, chiunque può rendersi utile: "La Comunità pastorale ci dà una grossa mano, qui si possono portare indumenti, pacchi spesa – dice – Anche le scuole, a Natale, ci hanno fatto un regalo speciale, portandoci dolci e panettoni, che di riflesso abbiamo donato agli assistiti". La pandemia, quindi, ha scoperto la generosità dei bovisiani, e non solo: "Questo, per noi, dev’essere un punto di partenza".

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