La lettera dalla prigionia

Trova e riconsegna alla figlia la cartolina scritta dal padre nel '43

A recuperare lo scritto del monzese Paolo Gerlinzani, è stato Vittorio Rossin, grande appassionato di storia

Trova e riconsegna alla figlia la cartolina scritta dal padre nel '43
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Trova e riconsegna alla figlia la cartolina scritta dal padre nel '43. A recuperare la lettera del monzese Paolo Gerlinzani, è stato Vittorio Rossin dell'ufficio Statistica del Comune di Monza, nonché grande appassionato di storia che è ora alla ricerca di altre famiglie cui restituire lettere scritte da soldati monzesi mentre si trovavano al fronte, ma mai recapitate.

Trova cartolina scritta nel '43

La cartolina scritta da Paolo Gerlinzani mentre era prigioniero nel '43

L'incontro per la consegna della cartolina, scritta ai genitori nel pieno della Seconda Guerra Mondiale (il 3 maggio del 1943) mentre il monzese si trovava in prigionia degli inglesi al Cairo ma mai arrivata a destinazione, è avvenuto a Monza, in piazza Trento e Trieste. Commossa la figlia Giovanna che ha potuto così riavere un pezzo della vita di suo padre che, fortunatamente, dalla prigionia fece ritorno costruendosi poi una famiglia e vivendo fino al 2002, sempre nella sua amatissima Monza.

"Carissimi, sono rimasto molto contento nel ricevere la vostra cara lettera da me tanto attesa", l'esordio della missiva, nella quale poi il soldato Gerlinzani ha proseguito rassicurando i genitori circa il suo stato di salute, raccomandandosi poi di salutare tutti.

Ci sono altre lettere da riconsegnare alle famiglie

Una cartolina (che reca il timbro della censura) che Rossin ha acquistato anni fa, sottraendola all'oblio, insieme a molte altre scritte da concittadini. "Mi piacerebbe riuscire a contattare le famiglie degli altri monzesi di cui sono riuscito a recuperare lettere che, all'epoca, non erano state fatte recapitare - ha spiegato - Sono tutte testimonianze di uomini che hanno partecipato agli eventi della storia, ma che avevano una loro vita, una famiglia, degli affetti e che è giusto ricordare".

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