A Lentate

Truffa dell'acqua: due anziani derubati in pochi giorni nella stessa via

Finto tecnico in azione in viale Rimembranze, a Camnago: via con soldi e ori.

Truffa dell'acqua: due anziani derubati in pochi giorni nella stessa via
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Due truffe dell’acqua a distanza di pochi giorni nella stessa via. Il doppio colpo è stato messo a segno in viale Rimembranze, a Camnago (frazione di Lentate sul Seveso), anche se è da accertare se in entrambi i casi è entrato in azione lo stesso finto tecnico o se si tratta di due furfanti differenti.

Doppia truffa dell'acqua nella stessa via a distanza di pochi giorni

Fatto sta che in poco più di una settimana due anziani che abitano lungo la strada che conduce al cimitero della frazione sono stati raggirati da un presunto operatore che sosteneva di dover effettuare dei controlli. «Ero appena tornata a casa dopo essere stata via qualche giorno - racconta una delle vittime, una 70enne - Vicino al cancello ho visto un uomo sui 30 anni con degli aggeggi in mano, mi ha detto di essere un tecnico dell’acqua e che doveva fare degli accertamenti perché nelle tubature c’era del mercurio. Mi ha messo paura, mi ha chiesto se avessi bevuto, dicendo che qualcuno era finito in ospedale».

Finto tecnico in azione: "Sono il figlio del comandante dei vigili"

Non solo: per conquistarsi la fiducia della camnaghese ha detto di essere il figlio del comandante della Polizia Locale, Mauro Colombo. «Dopo essersi accertato che fossi sola in casa è entrato, mi ha chiesto dove fossero i rubinetti e mi ha raccomandato di raccogliere tutti i soldi e i gioielli e di metterli nel frigorifero, altrimenti si sarebbero potuti rovinare - prosegue la 70enne - Facevo tutto quello che mi ordinava, credo di essere stata come ipnotizzata». La donna ha raccolto preziosi e denaro: «Ho preso anche i soldi che avevo messo nel porta-documenti prima di partire, visto che dovevo stare via qualche giorno».

Il furfante è fuggito con soldi e ori

Poi il presunto tecnico le ha chiesto di scendere in cantina ad aprire l’altro rubinetto. «Quando sono tornata era sparito, così come tutto quello che avevo messo nel frigorifero - aggiunge - Mi sono messa a urlare e sono corsa in strada a chiedere aiuto». In quel momento lungo la via stava passando un lentatese con il cane, il quale, attirato dalle grida della signora, le ha chiesto cosa fosse successo. «Abbiamo notato un’auto, una Polo bianca, che si allontanava a gran velocità - prosegue - C’erano a bordo due persone, il passeggero si è abbassato, come per non farsi riconoscere. Probabilmente era il truffatore, salito velocemente sull’auto dove c’era il complice ad attenderlo».

Segnalata una Polo sospetta

Il numero di targa è stato fornito ai Carabinieri, prontamente accorsi non appena allertati dalla vittima. Qualche giorno prima i militari erano intervenuti in un’abitazione a poca distanza, dove un’altra persona anziana era stata raggirata con le stesse modalità.

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