Indagine della Guardia di Finanza

Truffano un’anziana su Facebook e le portano via oltre 90mila euro

La Guardia di Finanza indaga sul raggiro: nei giorni scorsi i blitz in due società di Carnate, zona Stazione

Truffano un’anziana su Facebook e le portano via oltre 90mila euro
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Hanno creato un profilo Facebook falso, fingendosi un padre di famiglia in difficoltà. E dopo aver agganciato una donna anziana per via telematica, con numerosi messaggi social e Whatsapp, l’hanno spinta a versare la bellezza di 92.500 euro nel giro di quindici mesi.

Truffano un’anziana su Facebook e le portano via oltre 90mila euro

L’operazione, condotta dal Nucleo Mobile della Guardia di Finanza nei giorni scorsi, ha acceso i riflettori su un raggiro importante, con ramificazioni tra Carnate e i paesi del Meratese, dove risultano residenti alcuni dei 13 indagati.

Il reato contestato dal pubblico ministero Carlo Cinque nei confronti dei soggetti coinvolti è la truffa in concorso con l’aggravante del rilevante danno patrimoniale provocato alla vittima. Il principale indagato, difeso dall’avvocato Antonino Crea dello studio Slc Milan Law Firm con sede anche a Osnago, è un 42enne nato in Bangladesh residente in via Piave a Robbiate.

Antonino Crea, fondatore dello studio Sic Milan Law Firm, è l’avvocato del principale indagato della vicenda

Nella mattinata di giovedì 27 febbraio le fiamme gialle, su indicazione della Procura della Repubblica di Monza, hanno prima effettuato una perquisizione nell’appartamento di Carnate in cui il soggetto vive di fatto con la moglie, sequestrando uno smartphone e diverse migliaia di euro in contanti, oltre a dollari e sterline.

Perquisizioni

Nel corso della stessa mattinata, gli uomini della Guardia di Finanza si sono recati anche all’indirizzo di residenza del 42enne a Robbiate e in un salone di acconciature di Carnate di cui l’indagato è socio, ma senza rinvenire niente di utile alle indagini. Importante invece il sequestro avvenuto nei locali di via Libertà a Carnate, sede della società «Mondo Point», dove i finanzieri hanno rinvenuto una ventina di pratiche con i nomi di alcuni degli indagati per la truffa in concorso ai danni dell’anziana. E ancora più corposo quello messo a segno nella sede della «Punto Servizi» di via Parini, sempre a Carnate, società intestata alla moglie del 42enne: in uno zaino sono infatti stati rinvenuti i documenti di altri indagati, oltre a decine di ricevute di servizi di trasferimento di denaro, 155 carte prepagate e ben 227 sim card telefoniche.

Nelle ore successive, le fiamme gialle monzesi hanno svolto anche altre perquisizioni in un’abitazione di Osnago (residenza di uno degli indagati) e in un esercizio commerciale di Olgiate Molgora, ma dall’esito negativo.

I fatti contestati dalla Procura di Monza risalgono al periodo compreso tra il mese di marzo del 2023 e quello di giugno del 2024: i 13 soggetti indagati avevano creato un profilo Facebook fingendo di essere un padre di famiglia in difficoltà e avevano contattato una donna anziana, creando con lei un rapporto empatico anche grazie a numerosi messaggi social e Whatsapp. Alla pensionata i truffatori avevano parlato di una situazione familiare drammatica e l’avevano così convinta a effettuare i primi bonifici su carte prepagate «Mooney» intestate a ciascuno di loro.

I versamenti si erano poi intensificati quando il sedicente padre di famiglia aveva chiesto aiuto all’inconsapevole anziana per problemi giudiziari e sanitari occorsi durante un viaggio in Africa insieme alla figlia minorenne: pensando di aiutare l’amico virtuale e la ragazzina a uscire dai guai e a far così ritorno in Italia, la pensionata aveva continuato a effettuare donazioni in denaro sulle prepagate intestate ai soggetti coinvolti nel maxi raggiro.

In tutto, i versamenti contestati sono ben 19, alcuni dei quali di ben 10mila euro: il denaro sottratto con l’inganno alla donna ammonta complessivamente a 92.500 euro.

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