Truffava parenti e vicini di casa: arrestata ex impiegata dell'ufficio postale di Carate

Insieme alla sorella ha intascato oltre un milione di euro, somma poi spesa nel gioco d'azzardo.

Truffava parenti e vicini di casa: arrestata ex impiegata dell'ufficio postale di Carate
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Sono accusate di avere truffato oltre 40 persone persone, tra cui parenti e amici. Per questo, stamattina, due sorelle di 59 e 55 anni, residenti a Villa Raverio e Sirone, sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Monza. Le due donne sono indagate per truffa aggravata.

La denuncia di due anziani coniugi

Le indagini erano partite nell'ottobre del 2016, in seguito alla denuncia di due anziani coniugi che avevano riferito di essere stati raggirati da una loro vicina di casa, una dipendente di Poste Italiane fino al gennaio del 2017. La donna, Tiziana Pirola - ex impiegata dell'ufficio postale di Carate - aveva proposto loro di sottoscrivere un investimento finanziario, a suo dire vantaggioso in quanto riservato al solo personale dipendente di Poste Italiane.

DI TIZIANA PIROLA AVEVAMO GIA' PARLATO LO SCORSO ANNO QUANDO ERA FINITA ANCHE IN TELEVISIONE

Convinti ad aderire, soprattutto per il rapporto di conoscenza con la donna, le due vittime avevano poi versato presso le Poste, tra il 2014 e il 2016, una somma pari a 165.000 euro, senza sospettare nulla, anche perché venivano spesso ricevute nell'ufficio della consulente per la compilazione dei moduli di adesione all’investimento e per i necessari aggiornamenti.

Il figlio della coppia, invece, una volta saputo delle operazioni finanziarie concluse dai genitori, aveva iniziato a notare alcune anomalie nelle modalità di gestione dell’investimento (ad esempio, la stipula dei contratti presso l’abitazione dei clienti e la consegna di soldi in contanti) e, chieste spiegazioni presso l’Ufficio Postale dove operava la consulente infedele, aveva scoperto la truffa.

Le indagini delle Fiamme Gialle

Su delega della Procura della Repubblica di Monza, le Fiamme Gialle hanno eseguito le indagini, scoprendo numerosi altri casi di truffa effettuati dall’indagata con le medesime modalità ai danni di oltre 40 persone sue conoscenti (parenti, amici, vicini di casa e clienti abituali di Poste Italiane).

Nel periodo tra il 2013 e il 2016, le vittime, grazie alla vicinanza e alla fiducia nutrita verso la ex consulente postale, erano state convinte a sottoscrivere dei falsi contratti – spacciati per vantaggiosi investimenti riservati ai soli dipendenti postali – a fronte dei quali versavano alla donna, in contanti, con assegni e bonifici, somme complessivamente pari a 1 milione 100.000 euro, in gran parte da lei spesi nel gioco d’azzardo.

Per rendere credibile il raggiro e poi eludere le richieste di chiarimenti che i clienti avanzavano sui ritardi nel pagamento degli interessi, l’indagata versava sui conti dei truffati delle somme di denaro – a suo dire anticipi sugli interessi – che provenivano dai soldi sottratti ad altri clienti.

I reati

L’attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza ha chiarito, inoltre, il ruolo assunto nella commissione delle condotte illecite dalla sorella della ex dipendente postale, indagata quindi per concorso nel reato di truffa, favoreggiamento reale e ricettazione.

Il servizio ha portato all’emissione da parte del Gip di Monza – su richiesta della Procura della Repubblica – di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per la principale indagata e agli arresti domiciliari per la sorella.

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