Incidente e non solo

Ubriaca, finisce contro un'auto e aggredisce la proprietaria

Dopo il sinistro a Seregno, la 45enne ha aggredito a schiaffi la proprietaria dell'auto danneggiata e minacciato i carabinieri

Ubriaca, finisce contro un'auto e aggredisce la proprietaria
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Prima si è messa alla guida ubriaca, poi è finita contro un'auto in sosta, infine ha aggredito la proprietaria. E così una donna di 45 anni è stata denunciata dai Carabinieri

Ubriaca alla guida

La scorsa notte a Seregno, attorno alle 2.30, una donna di 45 anni  alla guida della propria Opel Meriva percorreva via San Rocco quando  ne ha perso il controllo ed è andata a schiantarsi contro alcune autovetture in sosta, tra cui una BMW Serie 1 e una Nissan Micra appartenenti a due residenti in zona.

Svegliata dal rumore del forte impatto, la proprietaria della Micra, una donna di 55 anni, è scesa in strada per verificare cosa fosse accaduto scoprendo che la propria autovettura era appena stata danneggiata. La conducente della Meriva, scesa dall'auto illesa, alla vista della proprietaria della Nissan che si era rivolta verso di lei esclamando «ma hai visto cosa hai fatto?», in tutta risposta l'ha dapprima aggredita verbalmente e poi si è avventata sulla stessa fisicamente con schiaffi e spintoni.

L'arrivo dei Carabinieri

Nel frattempo sono però sopraggiunti i carabinieri del Comando Stazione di Seregno che, vista la lite in corso, si sono frapposti tra le donne riuscendo a bloccare e interrompere l'azione della 45enne che, nonostante la presenza dei militari, ha più volte riprovato ad aggredire l'altra donna, senza riuscirci.

I militari hanno notato che la 45enne aveva una forte alito "vinoso" e presentava i sintomi tipici dell'abuso da bevande alcoliche e pertanto l'hanno invitata a sottoporsi all'alcol-test che la donna però rifiutava. Pertanto, messa in sicurezza la strada e riportata la situazione alla calma, i carabinieri hanno denunciato la donna per il rifiuto al test per guida in stato d'ebbrezza in seguito a incidente stradale e, per le frasi dette nei confronti dei militari, anche per minaccia a pubblico ufficiale.

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