Ubriaco al volante uccise un motociclista, non andrà in carcere

L'uomo, di Tribiano, che travolse e uccise il brugherese Fabio Pagnussat a ottobre, ha chiesto il patteggiamento.

Ubriaco al volante uccise un motociclista, non andrà in carcere
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Ha patteggiato la pena e sconterà quattro anni in servizi di pubblica utilità l’automobilista di Tribiano che, ubriaco al volante, causò la morte del brugherese Fabio Pangussat in un incidente stradale a ottobre dello scorso anno.

Ubriaco al volante causò un incidente

Quel giorno, il 60enne brugherese e la moglie Marina Bordogna, 59 anni, viaggiavano in sella alla loro moto quando, giunti su viale Lombardia, impattarono contro la vettura condotta da G.G., 40enne di Tribiano. L’impatto fu fatale per l’uomo, ex dirigente di banca in pensione, mentre la moglie fu ricoverata al Niguarda con gravi fratture. Il figlio della coppia, che viaggiava in moto accanto a mamma e papà, riuscì invece a evitare di venire coinvolto nel sinistro.

Il processo

L’automobilista, sottoposto all’alcol test, risultò positivo. Interrogato, dichiarò di aver bevuto soltanto una birra a pranzo in un centro commerciale insieme alle sue figlie, che viaggiavano con lui in quel momento. La difesa aveva poi chiesto, in fase di processo, il patteggiamento a quattro anni di reclusione, chiedendo anche l’affidamento ai servizi di pubblica utilità. E ieri, giovedì 3 ottobre 2019, la richiesta è stata accolta dal gup del Tribunale di Monza Emanuela Corbetta.

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