Ucciso dal coronavirus, aveva solo 44 anni
Veduggio ha detto addio a Pasquale Gallace, il "gigante buono"

Era un gigante buono il veduggese Pasquale Gallace, con un cuore immenso racchiuso nel corpo imponente. I suoi muscoli allenati non hanno retto alla durissima battaglia contro un nemico invisibile ma spietato come il coronavirus che nella notte tra giovedì e venerdì se l’è portato via, dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale di Vimercate, a soli 44 anni.
Anche il papà portato via dal coronavirus
Un dolore immenso per la sua famiglia che già la scorsa settimana aveva dovuto dire addio a papà Giuseppe, morto sempre a causa del Covid-19.Classe 1976, Pasquale lavorava da una decina d’anni per il gruppo Agrati, nello stabilimento di Trezzo d’Adda. Viveva con i genitori a Veduggio, in attesa di trasferirsi nella nuova casa acquistata a Trezzano Rosa.
La passione per il body building
La sua passione, coltivata fin da ragazzo, era il body building. Passione vera, fatta di sudore e sacrifici, che lo portava ad allenarsi costantemente, fino a diventare un punto di riferimento per il mondo delle palestre, dalla «Physique Club» di Dolzago al «Forma Club» di Villasanta. Pasquale, poi, era tanto altro ancora. Era un figlio, un fratello, uno zio e un amico al quale era impossibile non voler bene. Solare, sorridente, capace di abbracci pieni di calore. Era anche un testone, assicurano i famigliari, «quando si metteva in testa qualcosa, era impossibile fargli cambiare idea». Però quando avevi bisogno, «lui c’era sempre, non si tirava mai indietro».
Il servizio completo sul numero del Giornale di Carate in edicola da domani, martedì 31 marzo.