Un ambulatorio di Diabetologia operativo anche da remoto
Il servizio è aperto da oggi, lunedì 26 aprile, negli spazi dell'Asst Brianza a Varedo

Un ambulatorio di Diabetologia operativo anche da remoto. Il servizio è aperto da oggi, lunedì 26 aprile, negli spazi dell'Asst Brianza a Varedo
Un ambulatorio di Diabetologia operativo anche da remoto
Con l'ambulatorio di Diabetologia a Varedo, l’Asst Brianza avvia la sperimentazione di una nuova modalità di presa in carico della patologia cronica, evitando, ove possibile, il ricorso alla struttura ospedaliera. Il servizio, che ha aperto i battenti questa mattina, lunedì 26 aprile, inizia seguendo una prima utenza di 100 pazienti diabetici. "Se il malato presenterà un quadro clinico a bassa intensità di cura, cioè è un paziente in buon compenso glicemico e in terapia con farmaci che non lo mettono a rischio di ipoglicemie, potrà essere seguito presso l’ambulatorio dal team infermieristico in collaborazione, in presenza o da remoto mediante la telemedicina, con il medico di Medicina Generale e con lo specialista diabetologo" ha spiegato la dottoressa Ida Mangone, direttore dell’Unità Operativa di Malattie Endocrine, del Ricambio e della Nutrizione dell’Asst della Brianza.
Seguiti a domicilio dall'infermiere di famiglia
Inoltre, il paziente particolarmente fragile, che non può recarsi in ambulatorio, sarà seguito a domicilio dall’infermiere di famiglia che si collegherà per un teleconsulto con lo staff dell’ambulatorio di Diabetologia. «Se il paziente non ha complicanze e non presenta una condizione clinica complessa, perché non può essere trattato sul territorio, direttamente presso una struttura di prossimità? - si è chiesto Guido Grignaffini, direttore socio-sanitario di Asst Brianza - La nostra vocazione prende corpo mettendo davvero al centro il paziente e la sua domanda di salute». Nei locali di via San Giuseppe uno spazio è dedicato all’educazione terapeutica, cioé momenti di scambio di tra pazienti per scambiarsi informazioni ad esempio sui cibi che possono mangiare o le migliori pratiche di igiene.
Il futuro di Salute Donna
Soddisfatto l’assessore ai Servizi sociali Matteo Figini, che da anni chiedeva alle varie direzioni sanitarie un’attività stabile nei locali comunali di via San Giuseppe. "Da anni Varedo si vedeva sottrarre servizi, da oggi invece possiamo dire di avere un servizio strutturato e continuativo" ha detto. Quegli spazi fino all’anno scorso erano utilizzati dall’associazione Salute Donna. "Nelle prossime settimane continuerò l’interlocuzione con Asst Brianza affinché anche i preziosi servizi di screening resi dall’associazione di volontariato possano riprendere presto, garantendo loro la disponibilità degli stessi locali nella giornata di sabato" ha rassicurato l’assessore.