Un guerriero nel corpo di un ragazzo: ciao Leo, cuore grande e coraggioso
Leonardo Sirtori, 18 anni, non ce l'ha fatta: il suo cuore ha cessato di battere sabato dopo una lunga lotta contro la malattia
Per moltissimi è stato un amico. Per altri un confidente, un artista, un compagno di scuola, di scorribande, oppure ancora un fratello. Ma per tutti coloro che l’hanno conosciuto è stato un guerriero. Ha incarnato tante vite in una sola Leonardo Sirtori, 18 anni, fin troppo presto strappato all’affetto dei suoi cari da un nemico invisibile, ma inesorabile contro cui ha lottato con tutte le proprie forze per quasi un decennio.
Un guerriero nel corpo di un ragazzo: ciao Leo, cuore grande e coraggioso
Una battaglia lunga, che nessun ragazzo della sua età dovrebbe mai combattere. Leo lo ha fatto, sempre a testa alta, senza mai lasciarsi abbattere dalle difficoltà e da quegli ostacoli che tanto beffardamente la vita gli aveva parato davanti. Si è spezzato, alla fine, ma non si è mai piegato, perché troppo indaffarato a vivere la propria esistenza. Tristemente breve, ma piena e con quell’intensità che è propria solamente di chi nasce con il fuoco dentro. La sua fiamma è sempre stata ardente. Un ragazzo dinamico, sportivo, che ha vissuto di passioni senza mai tirarsi indietro e senza permettere che la «bestia» lo fermasse.
Una battaglia affrontata a testa alta
Già, la «bestia», quel male al quale i medici avevano anche dato nome e cognome: sarcoma di Ewing, ovvero una rarissima patologia che causa tumori alle ossa. Il primo incontro era avvenuto nel 2011, quando il ragazzo era ancora un bambino, ma la tempra già forte. Una diagnosi che sarebbe stata una mazzata per chiunque, ma non per Leo e non per Andrea, Elisa e Beatrice, i suoi genitori e la sorellina, che con grande coraggio hanno affrontato di petto la situazione. Due anni e mezzo di cure e terapie, al termine delle quali il nemico sembrava ormai essersi ritirato. E invece, nel 2019, l'incubo è tornato a bussare alla sua porta.
L'ultimo saluto degli amici, tra motori e palloncini
Ieri, lunedì, sono stati celebrati i funerali di Leonardo in una chiesa parrocchiale di Burago pienissima. Stracolma anche l'antistante piazza don Decio, dove nonostante la pioggia incessante si sono presentati a centinaia. Presenti gli amici del 18enne: qualcuno ha anche sfidato il maltempo ed è arrivato in moto, la grande passione di Leo. Al termine della cerimonia il momento più toccante, con il feretro che è stato accompagnato all'uscita dal volo dei palloncini, ma soprattutto dal rombo dei motori. Proprio come Leonardo avrebbe voluto.
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