Un sottopasso "mangia traffico" in viale Fulvio Testi
La Lega chiede alla Regione di finanziare lo studio di fattibilità dell'opera: addio semafori e code?
Un sottopasso “mangia traffico” in viale Fulvio Testi. La Lega chiede alla Regione di finanziare lo studio di fattibilità dell’opera: addio semafori e code?
“Un sottopasso in viale Fulvio Testi”
Il consigliere regionale leghista Riccardo Pase, presidente della Commissione Ambiente e Protezione Civile in Regione Lombardia, ha presentato un ordine del giorno all’assestamento di Bilancio del Pirellone, per chiedere alla Giunta guidata dal governatore Attilio Fontana di individuare le risorse necessarie per finanziare lo studio di fattibilità del sottopasso in via Fulvio Testi, che ricadrebbe sul territorio di Cinisello Balsamo, ma che è innegabile che porterà con sé ricadute su tutto il Nord Milano (Sesto San Giovanni compresa) e sulla Brianza Monzese.
“Il territorio ha bisogno di questa opera”
“Il tema delle intersezioni stradali lungo il tratto urbano della Statale 36 e della Provinciale 5 da anni è oggetto di valutazioni e richieste di intervento, a causa di continue criticità dovute alla pericolosità e ai fenomeni di congestionamento – ha spiegato Pase – In particolare, la pericolosità dell’incrocio tra la Sp 5 e le vie Ferri e Partigiani continua ad aumentare non solo per l’incremento del traffico veicolare, ma anche a causa delle criticità dell’intero nodo viabilistico del settore Nord Est di Milano, legate alle importanti operazioni di riqualificazioni urbanistica che interessano il settore territoriale, ossia la cosiddetta Città della Salute di Sesto San Giovanni, e il nodo di interscambio di Bettola, fino alle operazioni di minore dimensione ma ugualmente rilevanti”.
L’asse Valassina/viale Testi è uno dei più congestionati della Lombardia. Per non dire del Nord Italia. Arrivando da Monza, e uscendo dalla galleria della Ss 36, sorgerà il centro commerciale/hub di intercambio M1-M5. “Sebbene l’intersezione Ferri-Partigiani si trovi nel territorio comunale di Cinisello Balsamo, rimane comunque di proprietà di Città Metropolitana, ed è attualmente governata da un impianto semaforico che gestisce strade classificate come extraurbane secondarie (Sp 5) e urbane di interquartiere (via Ferri) – ha proseguito Pase – La Sp 5, inoltre, seppur classificata come strada extraurbana secondaria per la sua conformazione stradale, ha valenza di strada principale in rapporto agli ingenti volumi di traffico che si trova a sopportare, che nella sola direzione Milano ammontano a circa 50mila veicoli al giorno. Questo, a causa anche della realizzazione del potenziamento della Ss 36 attraverso la sua desemaforizzazione e interramento del tratto nel Comune di Monza”.
Galleria chiama sottopasso
Come dire: la Galleria di Monza porta con sé il sottopasso di viale Testi. “Il sovraccarico di traffico veicolare comporta forti problematiche sia in relazione all’aspetto sicurezza, che sull’impatto ambientale con un netto peggioramento delle condizioni di circolazione, inquinamento acustico ed atmosferico in un ambito densamente abitato – ha proseguito il consigliere regionale della Lega – Nell’ultimo triennio si sono registrati ben 43 incidenti, di cui 17 con feriti. In considerazione di tutti questi aspetti la soluzione dell’interramento della linea metropolitana a una quota in continuità con quella esistente delle tratta milanese della metropolitana, risulterebbe quindi in grado di poter risolvere le criticità, ‘sottopassando’ con la viabilità locale la Sp 5, desemaforizzando l’incrocio e dando ulteriore continuità alla viabilità primaria, in considerazione anche del programmato prolungamento della M5 verso Monza”.
“Facciamo valere le istanze del territorio”
“Si tratta di una grande opera strategica che Cinisello Balsamo attende da tempo, necessaria per superare il grave disagio subito dai nostri cittadini, in particolare dai residenti dei quartieri che si affacciano sul tratto stradale, in termini di inquinamento, rumore e traffico – ha sottolineato a sua volta il sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi – Le precedenti Amministrazioni non sono mai state in grado di far valere le istanze del territorio. Ora si passa ai fatti e intendiamo attivarci concretamente per realizzare un intervento che risulta necessario anche in vista dell’arrivo della M5 e di eventi quali le Olimpiadi invernali di Milano Cortina”.