Deragliamento

Una cerimonia per non dimenticare le vittime del disastro ferroviario

La commemorazione stamattina, giovedì, in viale Libertà, a Monza

Una cerimonia per non dimenticare le vittime del disastro ferroviario
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"Sono passati 63 anni da uno dei più gravi disastri ferroviari della storia italiana e noi a Monza non intendiamo dimenticare".

Una cerimonia per non dimenticare

Nella mattinata di oggi, giovedì 5 gennaio 2023, il sindaco Paolo Pilotto ha voluto ricordare quei passeggeri che persero la vita nell’incidente ferroviario del 5 gennaio 1960 che vide il treno 341 Sondrio-Lecco-Milano deragliare proprio all’altezza di viale Libertà, dove si è tenuta la cerimonia.

Il disastro ferroviario

"Quella mattina il treno 341 alle ore 7.10 arrivò in prossimità del cavalcavia di viale Libertà, ai tempi ancora in costruzione - ha ricostruito il Primo cittadino facendo riferimento a una dolorosa verità che sarebbe emersa solo tempo dopo i terribili fatti - A causa della forte nebbia non venne vista la segnalazione che imponeva il limite di 10 chilometri orari. Il treno arrivò così alla velocità di 93 chilometri all’ora, perdendo stabilità all’altezza della curva".

Un tragico bilancio

Uno dei vagoni finì contro il capannone del lanificio Borghi (adiacente la linea ferroviaria), tre carrozze deragliarono, due vagoni, tra cui un postale, precipitarono e rimasero inclinati tra il ponte e la scarpata; le altre carrozze rimasero sui binari.

Il bilancio fu gravissimo. Ci furono 15 morti sul colpo, 2 feriti gravi, poi morti in ospedale, e 139 feriti.

Come sottolinea il sindaco, "la celebrazione in memoria delle persone che hanno perso la vita è simbolo di una città che ricorda e non dimentica. È indice di una città che si prepara a gestirsi meglio".

Monza non dimentica

Durante la mattinata è stata deposta una corona sotto la lapide di commemorazione che fu posizionata solamente nel 2011, dopo una richiesta della Circoscrizione 1 (che abbracciava il quartiere periferico e il centro).

Come racconta Giovanni Vergani, della Consulta Libertà, "erano stati i residenti del luogo a sollecitare l’Amministrazione affinché non si perdesse la memoria e si cominciasse a rendere omaggio alle vittime". Prosegue poi: "Venni contattato nel 2010 da Erminio Vismara, fratello di una delle vittime, perché niente ricordava l’accaduto. Allora, nel mese di gennaio del 2010, in occasione del 50esimo dal disastro ferroviario, proposi una mozione per il posizionamento di una lapide commemorativa". La vicenda è particolarmente sentita da Giovanni Vergani in quanto il nonno fu uno tra i soccorritori.

La lapide verrà spostata

La lapide che, come sottolinea il sindaco, è in procinto di essere spostata. "Chiederemo il parere alla consulta per spostare la lapide in una zona più sicura e visibile (si pensa all’altezza del sottopasso pedonale), che permetta le commemorazioni in completa sicurezza".

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