Una croce in ricordo dei morti Covid
Verrà benedetta dall'arcivescovo Delpini durante la visita alla Parrocchia di Santa Gemma
Una croce in ferro e una lapide di marmo a imperitura memoria della pandemia per Sars Cov 2 e delle persone che anche a Monza hanno perso la vita a causa del temibile virus. Il monumentale di ricordo verrà inaugurato martedì 6 ottobre 2020 alla Parrocchia Santa Gemma di Monza dall'arcivescovo Mario Delpini.
La prima croce
Si tratta sul territorio della prima croce con lapide in ricordo di tutti i morti Covid. E sorgerà proprio vicino all'ospedale San Gerardo che ha avuto un ruolo eccezionale nel cercare di salvare quanti più malati possibili. Sarà proprio nella chiesa di via Lissoni che verrà scoperto il monumentale per ricordare le vittime della Covid-19. Ma - spiega Don Roberto Colombo, fautore del progetto - sarà un modo anche per ricordare i malati ricoverati all'ospedale cittadino e in altre strutture e i loro familiari che sono venuti a pregare Santa Gemma per chiedere la loro guarigione e trovare conforto nel periodo del lockdown. E con loro la croce omaggerà anche tutti i medici, gli infermieri e i soccorritori che si sono prodigati generosamente nell’assistenza sanitaria e sociale ai malati di Covid-19 in Monza e provincia.
La cerimonia
Alla cerimonia di inaugurazione della croce prevista appunto martedì alle 15.30 saranno presenti e prenderanno la parola durante l'arcivescovo Monsignor Mario Delpini, il Prefetto Patrizia Palmisani, il sindaco di Monza Dario Allevi e il direttore della Asst Monza (ospedale San Gerardo) Mario Alparone. Saranno anche presenti le autorità civili, militari e religiose di Monza e provincia, una rappresentanza dei medici e degli infermieri del San Gerardo e dei corpi di soccorso e delle associazioni di volontari di pubblico soccorso che operano nella città e nei dintorni.
Il pensiero di Don Roberto
“Nella scorsa primavera, durante il periodo di lockdown, di affollamento dei reparti di terapia intensiva dell’Ospedale San Gerardo e, purtroppo, di decessi legati alla Covid-19, la chiesa di Santa Gemma è stata il crocevia di familiari ed amici di malati in condizioni critiche che sono venuti ad implorare l’intercessione della Santa per la guarigione dei loro cari e a cercare conforto e accoglienza, ma anche di feretri che lasciavano l’ospedale per raggiungere le località della cremazione o della sepoltura, accompagnati dai parenti stretti che piangevano la morte di un coniuge o di un genitore, e che hanno sostato brevemente sul sagrato della chiesa per una preghiera e l’ultima benedizione – racconta don Roberto Colombo, vicario della Parrocchia di Santa Gemma. Su sollecitazione e d’intesa con i familiari di alcuni ammalati di Coviud-19, abbiamo inteso collocare
questo segno di amicizia civica e di pietà cristiana, perché al presente e in futuro non vada perduta la memoria di quanto accaduto in quei mesi, della invoca protezione di Santa Gemma, e della straordinaria dedizione dei medici, degli infermieri e di tutto il personale sanitario di soccorso che si è preso cura dei malati di Covid-19 di Monza e provincia”.