Il ricordo

Una pietra di inciampo per non dimenticare il sacrificio di Casiraghi

Mercoledì 9 febbraio, ad Aicurzio, verrà posata una pietra di inciampo in memoria di Tranquillo Casiraghi, deportato a Gusen

Una pietra di inciampo per non dimenticare il sacrificio di Casiraghi
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Una pietra d’inciampo per non dimenticare il sacrificio dell’aicurziese Tranquillo Casiraghi.

E’ questa l’iniziativa messa in campo dall’Amministrazione comunale guidata da Matteo Baraggia che domani, mercoledì 9 febbraio, alle 9, in piazza della Chiesa, ricorderà il cittadino aicurziese deportato e assassinato il 24 aprile del 1945 al campo di concentramento di Gusen.

Casiraghi aicurziese doc

Casiraghi nacque in paese il 24 agosto del 1901. Durante la sua breve ma intensa vita, prima di essere catturato e deportato in Germania, Casiraghi svolgeva il lavoro di aiuto montatore alla "Breda" di Sesto San Giovanni.
Negli anni ‘30 si sposò con Giuseppina Parma e dalla loro unione nacquero le figlie Maria, Enrica e Carla. Casiraghi, matricola 61.598, venne arrestato il 15 marzo del 1944 durante il suo turno di lavoro, in fabbrica. Prima venne rinchiuso nel carcere milanese di San Vittore e poi alla caserma Umberto I.

L’8 aprile di quell’anno venne trasferito prima a Mauthausen e poi a Gusen, dove venne barbaramente assassinato il 24 aprile del 1945, poche ore prima della liberazione, quando ormai la guerra era già finita.

Morì a causa di una minestra avvelenata

"Da quello che sappiamo mio nonno Tranquillo venne prima assassinato con una minestra avvelenata che era stata data a tutti i detenuti poche ore prima della liberazione e poi cremato dei forni - ha sottolineato il nipote Pasqualino Passoni, volto conosciuto in paese e, soprattutto, a Carnate, dove è responsabile del settore atletica al Ctl3 - Ancora oggi, ripercorrendo le tragiche vicende, facciamo fatica a capire la crudeltà di quegli atti. La guerra era finita, perché ammazzare tutta quella gente in quella maniera?".

L'articolo completo lo potrete leggere sul Giornale di Vimercate in edicola a partire da martedì 8 febbraio 2022

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