Cordoglio

Una vita per la musica, addio al Maestro Manzi

Per oltre trent'anni punto di riferimento della Fondazione Appiani, si è spento a 97 anni

Una vita per la musica, addio al Maestro Manzi

Un’intera vita dedicata alla musica, un amore nato ascoltando la radio quando era ancora bambino e che ha coltivato fino all’ultimo.

Addio al Maestro Manzi

Il Maestro Giuliano Manzi, storico insegnante di teoria e solfeggio ed esercitazioni corali nonché per oltre trent’anni direttore di Coro alla Fondazione Musicale Vincenzo Appiani di Monza, si è spento martedì 4 novembre a pochi giorni dal suo 97esimo compleanno, lasciando un immenso vuoto. Gli stessi rappresentanti della Fondazione lo hanno voluto ricordare con un commosso messaggio: “Un ultimo applauso per il Maestro Giuliano Manzi – si legge – Il Direttore e i Docenti della Fondazione Appiani si stringono al dolore della moglie Vanda”.

Una vita per la musica

Fu proprio nella medesima scuola in cui avrebbe poi insegnato per decenni, che Manzi si formò, percorrendo i suoi primi passi sotto la guida dei Maestri Riccardo Malipiero e Gianluigi Centemeri, diplomandosi poi in Conservatorio. Autore di musiche strumentali e corali, trascrittore e armonizzatore, è stato anche docente di esercitazioni corali al Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza.

I “Solfeggi cantati”

Il suo è un nome indimenticabile nel panorama della musica italiana: i suoi «Solfeggi cantati», le sue composizioni ricche di titoli ed ensemble musicali, hanno fatto da cornice alla sua opera didattica, che ha segnato una vera e propria svolta nel panorama musicale. Lavori inimitabili e sempre attuali, che dopo anni vengono ancora utilizzati nei più grandi conservatori italiani.

“Una passione mai spenta”

“Negli anni ho sempre cercato di trasmettere la mia passione a tutti gli alunni a cui ho insegnato. Oltre 300. Sono fiero e orgoglioso di ciascuno di loro”, aveva confidato il Maestro Manzi al Giornale di Monza in occasione di un’intervista pubblicata a novembre del 2022 per i suoi 94 anni. E, con un pizzico di malinconia, aveva anche spiegato come “data la mia veneranda età, non suono più come una volta. Ma una cosa non è mai cambiata: anche dopo novantaquattro anni mi entusiasmo ancora a parlare di musica. La mia passione per lei non si spegnerà mai”.