Valerio Staffelli in tribunale a Monza perché insultato e minacciato via Facebook

L'unica "colpa" dell'inviato di "Striscia la notizia" è di aver denunciato con un'inchiesta la vendita di prodotti abusivi.

Valerio Staffelli in tribunale a Monza perché insultato e minacciato via Facebook
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Valerio Staffelli in tribunale a Monza perché insultato e minacciato via Facebook. L'unica colpa dell'inviato di "Striscia la notizia" è di aver denunciato con un'inchiesta la vendita di prodotti abusivi.

Valerio Staffelli in tribunale a Monza

Insulti e minacce dalla Calabria contro il super inviato di Striscia la Notizia, Valerio Staffelli. La colpa del giornalista di Mediaset? Semplicemente aver svolto il proprio lavoro. Staffelli, infatti, aveva effettuato nel 2015 un'inchiesta giornalistica, per il programma satirico di Canale5, sulla vendita abusiva di alcuni prodotti all'interno della Galleria di Corso Vittorio Emanuele a Milano. Un'indagine giornalistica che non era andata giù all'imputato, Umberto S., 53 anni della provincia di Catanzaro.

Insulti via messenger

L'inchiesta aveva dato innescato la reazione assurda e sopra le righe dell'imputato. L'uomo, difeso dall'avvocato del Foro di Monza, Antonio Caminiti, ora sta rispondendo di una serie di messaggi minacciosi inviati via messenger a Staffelli. Messaggi che il giornalista ha denunciato portando l'autore in tribunale a Monza davanti al giudice monocratico Elena Sechi. L'accusa è  di minacce aggravate, in particolare per alcuni sms inviati tra il 7 e l'8 dicembre del 2015. Il tenore dei messaggi di Facebook era piuttosto intimidatorio: “Staffelli fatti i c.... tuoi, non venire in Calabria perché rischi di andare a Chi l'ha visto sul profilo delle persone scomparse. Questa non è una minaccia, è un consiglio, siamo calabresi, gente d'onore”.

Per questa e altre frasi simili il tribunale di Monza aveva richiesto il rinvio a giudizio e il successivo avvio del processo. Il 53enne calabrese ora rischia grosso davanti al giudice monzese.

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