Vile gesto a Monza

Vandalizzata l'effige storica di San Giacomo

Balordi hanno imbrattato il basamento del monumento settecentesco con lo spray blu

Vandalizzata l'effige storica di San Giacomo
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Vandalizzata l'effige storica di San Giacomo. Un brutto deturpamento sulla base di un monumento che risale al 1700. I vandali hanno imbrattato con scritte a bomboletta blu la torre su cui poggia il medaglione di San Giacomo collocato tra via Bergamo e via Pesa del Lino a Monza.

Effige vandalizzata, chiesto un intervento

A chiedere un immediato intervento per ripristinare la sua bellezza originaria è stato il consigliere comunale di Fratelli D’Italia Marco Nasi che spiega: «Abbiamo effettuato un sopralluogo per constatare i danni di uno stupido e insensato vandalismo che ha colpito il supporto su cui l’effige poggia». La statua, che nei secoli passati era collocata su una delle quattro porte fortificate volute da Azzone Visconti nel 1300, è dedicata al santo protettore dei cappellai, figure professionali che hanno segnato la storia della nostra città. «Preservare i nostri monumenti significa preservare la nostra identità, e tutelare anche concretamente i proventi economici derivati dal turismo che questi portano - ha rimarcato Nasi, che è anche presidente di Gioventù nazionale Mb e che già si era battuto in passato per chiedere di valorizzare la statua nei percorsi storici gratuiti - Faremo sentire la nostra voce presso gli uffici competenti, dopo aver constatato purtroppo che semplici stracci con l’acqua non sono bastati a cancellare le idiozie di pochi scellerati».

La storia dell’effige di San Giacomo vandalizzata

Tra l’altro la storia di quell’effige che tutti avranno notato passando da via Bergamo è davvero fascinosa.
La statua dell’apostolo che rappresenta il simbolo della devozione dei monzesi per San Giacomo è stata ricollocata qualche anno fa nello stesso luogo nel quale era stata per quasi tre secoli dove un tempo si apriva l’antica Porta de’ Gradi, abbattuta nell’aprile del 1908.
Dopo la demolizione della porta, voluta dal Comune, la statua del santo era stata infatti spostata nel 1926, insieme alla lapide che l'accompagnava, nella chiesa dei «Santi Giacomo e Donato» e affissa sulla parete esterna della sacrestia. Poi una dozzina di anni fa il Comune ha deciso di procedere con la riqualificazione e il recupero di quella che è a tutti gli effetti una delle zone più antiche e suggestive della città. La statua è stata dunque prelevata dalla chiesa di periferia, montata su di una struttura metallica, e ricollocata nella sua posizione originaria, accanto al «punt de la Mariotta», la famosa ortolana alla quale, ancora oggi, si deve la denominazione del ponte sul Lambro che collega via Visconti a via Bergamo.

Non era il primo "incidente" per la statua

Sfogliando gli antichi documenti, si scopre che il medaglione marmoreo con la figura del santo risale addirittura al 1704 e che aveva già avuto una storia burrascosa prima di finire nel mirino dei vandali.
Nel settecento è stato proprio il conte Giacomo Durini, discendente della nobilissima casata dei Durini, a volerlo apporre a mo’ di firma sulla porta viscontea, dopo averne pagato le spese per il restauro cominciato due anni prima.
E che lo stesso medaglione, dopo l’abbattimento della Porta de’ Gradi e la sistemazione in quel di San Donato, ha giaciuto abbandonato nel cortile delle scuole comunali di via Lecco, esposto alle intemperie del tempo e mutilato da un fulmine che aveva asportato il piede sinistro del santo.

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