Polizia di Stato

Verrà rimpatriato l'uomo che tentò di ammazzare a martellate un connazionale

Il 46enne ha una sfilza di precedenti alle spalle

Verrà rimpatriato l'uomo che tentò di ammazzare a martellate un connazionale
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Verrà rimpatriato l'uomo che tentò di ammazzare a martellate un connazionale al rientro da una serata in un locale.

Verrà rimpatriato

Nella giornata di ieri, venerdì 8 settembre 2023, il Questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto l’accompagnamento presso il Cpr di Bari di un 46enne cittadino marocchino, irregolare sul territorio nazionale.

Irregolare dal 2004

Giunto irregolarmente in Italia dal 2004,  aveva già cominciato a delinquere due anni dopo il suo arrivo. Nel 2006 era stato denunciato in stato di libertà per truffa in seguito alla concessione di un finanziamento per l’acquisto di un veicolo di grossa cilindrata. A gennaio del 2007 gli era stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza e d era poi stato arrestato in flagranza per spaccio di stupefacenti in concorso con altri connazionali.

Prese a martellate un connazionale

Ma l'episodio più grave si  era verificato nel 2008, quando era stato  arrestato per tentato omicidio, per aver aggredito per futili motivi, al rientro da una serata in un locale, un connazionale con un martello, colpendolo ripetutamente alla testa e al corpo e causandone il ricovero in prognosi riservata.

Scarcerato, continuò a delinquere

Scarcerato nel 2011, era stato denunciato due volte a breve distanza di tempo per furto aggravato, prima ai danni della compagna alla quale aveva sottratto il veicolo a seguito di un litigio e successivamente ai danni di un conoscente che gli aveva dato un passaggio in auto, rubandogli la vettura mentre il conducente faceva rifornimento.

I provvedimenti a suo carico

Nel 2012 il Questore di Como aveva emesso nei suoi confronti il foglio di via obbligatorio con rientro nel comune di Giussano e divieto di ritorno nei comuni di Mariano Comense, Carugo, Arosio, Cabiate e Brenna per tre anni.

A quel punto aveva deciso di tornare in Marocco, salvo poi cambiare idea e sbarcare nuovamente a Lampedusa. Col rientro in Italia erano ricominciati pure i reati. Lo scorso anno è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria perché trovato alla guida di un veicolo provento di furto in stato di ebbrezza, reato per il quale era stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

"Aiutatemi, mi seguono"

Infine giovedì pomeriggio, il 7 settembre, il cittadino marocchino ha contattato il numero di emergenza in quanto asseriva di essere seguito da una persona all’interno di un autobus di linea, a suo dire emissario di persone con cui aveva avuto diverbi in passato.

Gli agenti della Polizia di Stato, tempestivamente intervenuti, lo hanno trovato in stato confusionale, motivo per cui hanno richiesto l’intervento degli operatori del 118 che, tuttavia, non hanno ritenuto necessario il trasporto in ospedale.

Portato al Cpr di Bari

Accertata la sua irregolarità sul territorio e verificato che si fosse tranquillizzato, gli agenti lo hanno accompagnato in Questura per la stesura degli atti amministrativi nei suoi confronti.

Qui il Questore ha disposto l’accompagnamento e il collocamento dell'uomo presso il Cpr di Bari dove lo stesso sarà trattenuto per il tempo strettamente necessario al definitivo allontanamento dal territorio nazionale, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione.

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