Verso il Convegno Unesco sabato a Monza: gli articoli degli studenti del Porta sulla Turchia. "La Neve turca".

L'appuntamento di sabato 10 dicembre al liceo "Carlo Porta", #UNESCOgiovani, #HumanRightsDay, #Standup4HumanRights

Verso il Convegno Unesco sabato a Monza: gli articoli degli studenti del Porta sulla Turchia. "La Neve turca".
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Sabato mattina si terrà il nostro convegno con Unesco Giovani Lombardia al liceo Porta in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani: QUI TUTTE (MA PROPRIO TUTTE) LE INFO SULL'EVENTO, CHE TRASMETTEREMO IN DIRETTA FACEBOOK

I ragazzi della scuola hanno lavorato molto, in queste settimane, per prepararsi all'appuntamento. E in particolare hanno approfondito uno dei temi che saranno al centro del dibattito: la condizione del giornalismo in Turchia, oggi, che approfondiremo in sala con l'aiuto di Marta Ottaviani, giornalista esperta di esteri e autrice del libro "Il Reis, come Erdogan ha cambiato la Turchia", che ha da poco vinto il prestigioso premio FiuggiStoria 2016.

Vi ricordiamo infatti che il tema di quest'anno della Giornata dei diritti umani è proprio il diritto all'informazione, come diritto fondamentale e inalienabile dei cittadini.

Ecco qui un articolo preparato da Giulia Rubeca.

 

La Neve turca

 

«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure». Questo è ciò che riporta l’articolo 21 della Costituzione Italiana in merito alla libertà di opinione nel nostro paese. Non tutti siamo consapevoli di quanto ad oggi questo articolo possa essere diventato di fondamentale importanza per la diffusione delle informazioni e lo scambio di opinioni riguardo a tematiche politiche, sociali ed economiche. Non ne siamo consapevoli perché non siamo a conoscenza delle continue lotte per la libertà, a cui sono sottoposti quei paesi in cui questa libertà è ancora un’utopia: la Turchia è infatti il caso in questione.

Lo scrittore Orhan Pamuk, premio Nobel per la letteratura con il libro “Neve” nel 2006, ha continuato e continua tutt’oggi a promuovere la cultura della Turchia scrivendo libri riguardo alla sua immensa storia a partire dalle antiche civiltà e dagli storici conflitti per la formazione del paese, fino ai giorni nostri, in cui gli stessi conflitti riguardano la volontà di cambiamento e di innovazione, ma soprattutto il desiderio di avvicinarsi sempre di più all’Europa, modello di civiltà a cui aspirano i paesi in via di sviluppo.

Molti sono gli stati che ad oggi hanno attuato delle politiche per aiutare l’affermazione, in queste realtà, dei fondamentali diritti umani, tra i quali anche quello della libertà di espressione. Il problema principale è proprio questo, ossia che spesso sono paesi come la Francia, la Germania o l’Italia che prendono parte alle problematiche turche cercando di risolverle in modo rapido, evitando che esse abbiano conseguenze negative nei confronti della popolazione.

Lo stesso Pamuk afferma, in un articolo del Corriere della Sera, che negli ultimi anni è stato fatto un grandissimo sforzo per fare in modo che la Turchia diventi sempre più “occidentalizzata”. Tutto ciò non è in realtà il mezzo con il quale risolvere la questione turca poiché si dovrebbero piuttosto valorizzare i propri aspetti culturali.

L’obiettivo di Pamuk quindi, è quello di trasmettere attraverso i propri libri l’amore per la cultura e per la civiltà turca, ma soprattutto permettere agli stessi politici turchi che hanno creato e successivamente vissuto in un clima di repressione, di comprendere l’importanza della libertà di espressione, quanto questa possa essere un enorme passo verso lo sviluppo, oltre che favorire i rapporti con quei paesi europei che stanno sostenendo l’importanza della Turchia per l’Europa.

 

L'appuntamento di sabato 10 dicembre al liceo "Carlo Porta", #UNESCOgiovani, #HumanRightsDay, #Standup4HumanRights

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