Via col vento (non il film, lo smog). Legambiente: "L'emergenza resta"
Per cinque giorni inquinamento sopra i limiti di legge.
Via col vento, lo smog oggi ha dato tregua, ma Legambiente incalza: "Per cinque giorni sopra i limiti di legge".
Via col vento
“Domani è un altro giorno” era la frase simbolo del film Via col vento, sottolinea in un comunicato stampa Legambiente Lombardia. Ambientalisti che aggiungono subito che "sulla qualità dell’aria non si può procrastinare e sperare che sia, appunto, il vento a risolvere la situazione".
Negli ultimi cinque giorni, dal 4 all'8 gennaio, la qualità dell’aria in alcune province lombarde, segnatamente Milano, Pavia e Cremona, è stata pessima. Monza le segue a ruota. Tutto ok il 4 gennaio ma nei giorni seguenti non c'era da stare allegri, dato che l'inquinamento da Pm10, le polveri sottili, è sempre stato sopra il limite di legge di 50 μg/m³. Aria pessima quindi con il picco registrato ieri nella centralina monzese di via Machiavelli di 111 μg/m³. Sempre ieri un'aria peggiore si è respirata solamente a Milano in viale Marche, con 123 microgrammi per metro cubo. Poi è arrivato il vento a risolvere i problemi. Almeno temporaneamente.
"Anno nuovo situazione vecchia"
«Anno nuovo, situazione vecchia – ha commentato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Le istituzioni sembrano non prendere seriamente l’emergenza smog e restano alla finestra ad attendere che siano le condizioni meteo a ripulire l’aria. Ma non possiamo fare affidamento su vento e pioggia ogni qualvolta le concentrazioni di inquinanti raggiungono livelli di guardia, è necessario prevenire. Ne va della salute dei cittadini, costretti a respirare aria pessima ormai quasi quotidianamente. È chiaro che il Protocollo con le misure di emergenza in caso di superamento dei valori è stato tradito con l’eliminazione dell’automatismo, per cui se le polveri sottili sono elevate scatta il blocco come da protocollo. Nei primi 9 giorni dell’anno per ben 5 giorni si sono respirate polveri oltre il consentito, ma per mancanza di coraggio e di investimenti per misure strutturali in aiuto ai comuni e alle città lombarde, si pensa bene di puntare tutto sull'aiuto del meteo».