Vibrione del colera nelle cozze
Il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare ha lanciato l’allarme per la possibile presenza dei pericolosi batteri.
Vibrione del colera nelle cozze: il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare, ha lanciato l’allarme per la possibile presenza dei pericolosi batteri.
Vibrione del colera nelle cozze
Cozze vive contaminate da Vibrio alginolyticus e Vibrio cholerae, che sarebbero state già immesse sull’intero mercato nazionale. E’ delle ultime ore la notizia di una nuova allerta alimentare che, questa volta, non riguarda i temibili batteri Escherichia Coli o la Salmonella. Non si conoscono i lotti con cozze vive contaminate anche perché riguardano non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati.
L’allerta del Ministero della Sanità
Ad allertare le autorità sanitarie dei diversi Paesi europei ed esteri circa la presenza del Vibrione del Colera è stato il Ministero della Sanità di Malta che ha prontamente avvisato le autorità sanitarie della UE. Rasff, il sistema di allerta rapido dell’Unione Europea, invita tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.
Sempre bene evitare di mangiare cozze crude
Le cozze sono organismi “filtratori”, cioè filtrano tutto ciò che è contenuto nei mari nei quali vivono. Lo Sportello dei diritti ricorda che se provengono da acque non perfettamente pulite, possono essere fonte di contaminazione batterica. Per questo motivo sarebbe sempre meglio evitare di mangiarle crude, sia a casa sia al ristorante dove spesso vengono servite sotto forma di “Crudités”. Solo con l’abbattimento (che non sappiamo se è stato fatto accuratamente) e la cottura i batteri vengono inibiti e si evitano spiacevoli disturbi intestinali.