Monza

Vic Deejay precipita con il parapendio e si salva per miracolo

Il conduttore radiofonico monzese, appassionato di sport estremi, è stato ricoverato dopo l’incidente.

Vic Deejay precipita con il parapendio e si salva per miracolo
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A tradirlo è stata la sua più grande passione dopo quella per la radio. Il deejay monzese Vittorio Lelii, meglio conosciuto come Vic, è stato ricoverato per le conseguenze di un incidente col parapendio avvenuto la scorsa settimana a Sale Marasino, sul lago d’Iseo.

Vic Deejay precipita con il parapendio e si salva per miracolo

Appassionato di paracadutismo - sport per il quale ha anche il brevetto- si è cimentato anche col parapendio, ma settimana scorsa qualcosa è andato storto: il mezzo si è chiuso improvvisamente a cinque metri dal suolo e Lelii è precipitato riportando diverse lesioni.
A raccontare quanto accaduto è lo stesso speaker di Radio Deejay in un post scritto dal letto del nosocomio in cui è stato trasportato.

«Avrei preferito una vacanza, chessó a Sulawesi, ma a volte le cose vanno diversamente - si legge nel messaggio affidato ai social - Per la precisione è andata che atterrando col parapendio a cinque metri da terra la vela ha pensato bene di chiudersi, come una pallina di carta che viene lanciata nel cestino, e alla fine nel cestino ha lanciato me».

Ora la riabilitazione si annuncia piuttosto lunga

«Sono tanto rotto ma mi possono riaggiustare - ha spiegato ancora il deejay - Qualche pezzo ci metterà un po' di più ma tutto procede bene, in ospedale mi seguono delle persone incredibili che voglio ringraziare con tutto il cuore». Ma il suo ringraziamento è andato anche «a tutti i miei amici per essermi vicini e alle persone a me care. Sono stato travolto da un'ondata d'amore gigantesca (si fa per dire eh, altrimenti non l'avrei retta). Ve lo dico subito, se non rispondo è perché faccio un po' fatica».
Migliaia i commenti di incoraggiamento al conduttore monzese. Del resto chi lo segue nella sua trasmissione si Radio Deejay si era subito accorto della sua assenza.

Come aveva spiegato Vittorio Lelii in un’intervista esclusiva al Giornale di Monza pubblicata lo scorso anno, la passione per gli sport estremi era nata guardando il film Point Break. In particolare, ad accendere la sua curiosità, era stata la scena in cui i protagonisti si lanciano dall’aereo col paracadute. «Da lì, ho iniziato a maturare questo desiderio e parecchi anni dopo sono riuscito a fare il mio primo lancio. Dopo due settimane avevo già il brevetto», aveva confidato al Giornale di Monza. Il paracadutismo rappresenta il suo grande amore da oltre 11 anni, tanto da avergli dedicato pure il programma televisivo «Giù in 60 secondi. Adrenalina ad alta quota», che ha condotto dal 2014 e nel quale accompagna le celebrità nel loro primo lancio in tandem, insieme alla sua squadra di paracadutisti. Il senso di libertà, che si intreccia col ricordo del padre che non c’è più.
«È bellissimo condividere con il pubblico la mia passione - aveva concluso commosso il conduttore - Quando mi lancio la mente si abbandona all’ebbrezza della libertà e il mio cuore vola verso mio papà, che adesso non c’è più. Lui era molto orgoglioso del fatto che io andassi in onda in radio e contemporaneamente terrorizzato dal fatto che io avessi iniziato questo sport. Credo che ogni volta che salgo fin sopra le nuvole siamo ancora più vicini e mi piace pensare che mentre salto lui sia sempre lì con me».

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