Video fake sul Premier Conte: ecco chi lo ha diffuso

Si tratta di Alessio Colzani, nato a Lecco nel 1976, leghista della prima ora molto attivo tra il Lecchese e il Comasco. L'ufficio del Portavoce del presidente di Regione Lombardia ha precisato che "Alessio Colzani dal 15 settembre scorso non fa più parte dello staff del presidente Attilio Fontana".

Video fake sul Premier Conte: ecco chi lo ha diffuso
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Un video che rappresenta il capo di Governo Giuseppe Conte con un virgolettato supposto: «Noi lavoreremo per poter offrire a migliaia di giovani africani il lavoro, con mutuo beneficio, e così andremo a risolvere concretamente il problema dell’immigrazione, non con lo slogan ‘porto chiuso’…» è stato diffuso da Alessio Colzani, ex membro dello staff del Presidente della Lombardia Attilio Fontana. Colzani, leghista della prima ora, nato a Lecco e legato al territorio a cavallo tra le province di Lecco e Como (attualmente delegato del Comune di Pusiano presso l’assemblea del Parco Valle Lambro) è ora nella bufera. A raccontare il fatto sono i nostri colleghi del quotidiano online GiornalediLecco.it

Il video incriminato

Video fake sul premier Conte

Il video, “sdoganato” da Open Online, il giornale fondato da Enrico Mentana, è stato usato “fuori contesto e in maniera fuorviante” spiega Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia. Il premier infatti parlava del “Progetto Africa”, un'operazione che coinvolge Eni, Bonifiche Ferraresi e Coldiretti.

LEGGI QUI CHI E' ALESSIO COLZANI E LE ALTRE REAZIONI

La replica di Colzani

"Ho pubblicato sulla mia pagina Facebook un estratto di un discorso del presidente Conte, senza inventarmi nulla, e non sono certo l'unico ad aver postato questo video che io stesso ho recuperato in rete e ripubblicato".

"Al contrario di quanto affermato nell'articolo non faccio ormai più parte da oltre un mese dello staff del presidente Fontana, anche se ammetto la colpa di non aver ancora aggiornato quella sezione della mia pagina Facebook".

Così l'interessato in una nota inviata a Netweek.

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