Villasanta e Biassono piangono la nonnina centenaria di San Giorgio
Si è spenta domenica 11 dicembre al Policlinico di Monza Laura Rossi. La donna a fine luglio aveva soffiato 100 candeline ed era stata festeggiata anche dal sindaco Luca Ornago e dall'assessore Laura Varisco
Aveva soffiato da pochi mesi cento candeline. Villasanta e Biassono piangono la nonnina centenaria. Si è spenta domenica al Policlinico di Monza Laura Rossi. La donna abitava nella frazione di San Giorgio, in via Regina Margherita, e lascia i figli Enrica, Paolo e Antonella.
Nonna Laura era molto conosciuta non solo nella frazione di San Giorgio (la donna abitava al confine con la parte biassonese della frazione) ma anche in tutta Villasanta. In occasione del suo compleanno ricevette anche gli auguri speciali e la visita del sindaco di Villasanta Luca Ornago e dell'assessore Laura Varisco.
Originaria della storica corte dei "Rossi"
Originaria della storica corte dei "Rossi", la nonnina era cresciuta curando i suoi 7 fratelli più piccoli.
"Purtroppo non avevo tempo di cercarmi un lavoro, dovevo aiutare i miei genitori a tenere a bada i miei fratelli più piccoli", aveva raccontato nonna Laura in esclusiva al Giornale di Vimercate in occasione del suo centesimo compleanno.
Una vita vissuta a pochi metri dal Parco di Monza
Negli anni ‘40 si fidanzò con Vittorio Rossi (originario di Villa San Fiorano). I due consacrarono i loro amore con il matrimonio celebrato il 28 settembre del 1949 nella chiesetta di San Giorgio.
"Mio marito ha portato avanti l’attività di candeggiatore che aveva ereditato da suo papà e suo nonno per tanti anni - aveva continuato la donna lo scorso luglio - A Villasanta erano in tanti che si dedicavano a questa attività soprattutto per via del Lambro che favoriva questi processi di candeggio dei tessuti. Io mi dedicavo alla famiglia e ai nostri tre figli ma davo una mano anche in azienda. Noi ci dedicavamo al candeggio del lino, eravamo gli unici in zona. Prima dell’avvento delle macchine industriali ricordo ancora che, nei prati accanto al nostro capannone, stendavamo le matasse di lino per favorire il processo di asciugatura. Era un lavoro pesante e non c’erano ancora i macchinari... ".
"Mamma e papà si sono anche goduti la vita"
Ma chi pensa che la vita faticosa trascorsa dai nostri "vecchi" era fatta solo di lavoro e famiglia si sbaglia, e Laura e Vittorio ne sono testimoni.
"Mamma e papà si sono goduti anche la vita - aveva sottolineato la figlia Enrica sempre in occasione del compleanno della mamma - La sorella di mio padre era appassionata di musica lirica a tal punto che si era esibita tante volte alla Scala. Questa sua passione l’aveva trasmessa anche ai miei genitori e quando c’era l’occasione di andare alla Scala a Milano non se la facevano di certo sfuggire. Durante una serata ebbero anche la fortuna di conoscere il grande Luciano Pavarotti. L’altra grande passione di papà era l’arte. Papà aveva un estro per la pittura che gli aveva trasmesso la sua insegnante di disegno. Fin da piccolo si vedeva che ci sapeva fare. Probabilmente avrebbe anche potuto fare carriera ma fin da subito i miei nonni gli fecero capire che doveva lavorare e non dedicarsi all’arte. Però ancora oggi, nella nostra abitaizone, abbiamo moltissimi quadri fatti da lui, sono un bellissimo ricordo".
Le esequie
Le esequie della donna verranno celebrate domani mattina, mercoledì 14 dicembre 2022, nella chiesa di San Giorgio alle ore 10.30. La cerimonia sarà preceduta dalla recita del Rosario alle ore 10.