Disastro Lombarda Petroli: confermata la condanna a Tagliabue
Un anno e otto mesi per disastro colposo
La Suprema Corte di Cassazione ha confermato la condanna a un anno e otto mesi per disastro colposo per l'imprenditore brianzolo Giuseppe Tagliabue, relativamente allo sversamento di olii combustibili e carburante della Lombarda Petroli, ex petrolchimica di Villasanta adibita a deposito di stoccaggio; nel febbraio del 2010 circa 2400 tonnellate di idrocarburi si riversarono sul terreno della struttura arrivando, attraverso la rete fognaria, al depuratore di Monza e poi nelle acque del fiume Lambro. La sentenza, arrivata in serata, ha di fatto confermato la decisione della Corte di Appello di Milano, le cui motivazioni, depositate nel maggio del 2016, decretarono la volontà dell'imprenditore di provocare lo sversamento per non pagare le imposte, senza però prevedere quali sarebbero state le conseguenze (da qui la colpa e non il dolo). Confermata anche la condanna per Giorgio Crespi, custode dello stabilimento, condannato ad un anno e mezzo. La Cassazione ha invece annullato la decisione della Corte d'Appello in merito alla non ammissione tra le parti civili “appellanti” di Brianzacque, società gestrice del depuratore di Monza, oggi ammessa nel dispositivo per il risarcimento danni