Lutto

Vimercate piange Angelo Marchesi, il custode della cultura

Ex assessore, "padre" della nuova biblioteca e del Must, si è spento nella serata di ieri, sabato 27 agosto, all'età di 70 anni. Lascia alla città un'eredità straordinaria.

Vimercate piange Angelo Marchesi, il custode della cultura
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Era il custode della cultura, della città di Vimercate e più in generale del Vimercatese, ma non solo. La triste notizia, attesa da qualche tempo, purtroppo è arrivata nella serata di ieri, sabato 27 agosto. Angelo Marchesi è morto, vinto da una malattia con cui combatteva da anni e che da alcuni mesi era purtroppo tornata alla carica, senza lasciargli più scampo.

Vimercate piange Angelo Marchesi, il custode della cultura

Vimercate, il Vimercatese e tutta la Brianza perdono un vero e proprio punto di riferimento. Un passato da militante di estrema sinistra, "Angelino", così era conosciuto e chiamato da molti, era un vimercatese doc. Classe 1952 (70 anni il 15 agosto), nato e cresciuto in via Riva, dove ha abitato fino all’ultimo, da genitori vimercatesi (la madre era una dei Perego di via Cavour) era cresciuto in oratorio. Un legame inscindibile il suo con la cultura, nelle più diverse accezioni, sin da giovane. Fondatore e direttore a metà anni Settanta, a soli 23 anni, della “Libreria popolare” di via Garibaldi, la fece ben presto diventare non solo un punto vendita di libri ma un vero e proprio polo culturale, anticipando i tempi di decenni.

Gli esordi nelle biblioteche

Nel 1982 era poi passato a Usmate Velate dove si era occupato dell’avvio della Biblioteca e dell’Ufficio cultura del Comune, intuendo l’importanza del settore dedicato a bimbi e ragazzi. Esperienza che portò poi a Vimercate dalla metà degli anni Novanta, prima all’Ufficio Istruzione e poi alla biblioteca dando un contributo decisivo alla nascita del Sistema bibliotecario vimercatese e allo sviluppo della nuova sede di piazza Unità d’Italia diventata un modello a livello nazionale nonché fulcro dell'intera rete bibliotecaria locale. E poi, il passaggio negli anni Duemila alla guida del settore Cultura del Comune. A lui (“e al mio staff di allora”, teneva a precisare) va il merito di aver ideato “Ville aperte”, progetto in origine solo vimercatese e poi diventato un format su scala provinciale di straordinario successo.

Il Must, Radio Montevecchia e il Bloom

E a lui va il merito della creazione nel 2010 del Must, il Museo del territorio di Villa Sottocasa (museo più volte premiato) voluto con grande forza da Marchesi e diretto fino al raggiungimento della pensione, nel 2019. Prima, durante e dopo, anche tanto impegno politico e sociale da parte di “Angelino”. La frequentazione del “Lanternin”, circolo culturale, fondato negli anni Sessanta, in centro a Vimercate, che dal 1968 divenne la sede del Collettivo studentesco (ne faceva parte anche Enrico Brambilla, che diventerà poi sindaco). La creazione nel 1975, insieme ad un gruppo di amici, di Radio Montevecchia, una delle prime radio libere. E, soprattutto la fondazione del Bloom, il centro musicale e culturale di Mezzago, creato da un gruppetto di appassionati, tra cui Marchesi riunitisi una sera di 35 anni fa alla Casa del popolo di Vimercate. Bloom che nel 2020 ha dato alle stampe un libro celebrativo curato proprio da Marchesi.

Gli ultimi anni

Il resto è storia molto più recente. La candidatura lo scorso anno alla elezioni amministrative di Vimercate nelle fila del Partito democratico, a sostegno del sindaco Francesco Cereda; l’elezione in Consiglio con il record di preferenze raccolte e la nomina ad assessore, alla Promozione della Città (tra le deleghe non poteva certo mancare la Cultura). Un’esperienza durata però poche settimane, perché nel frattempo la malattia era tornata a bussare. Questa volta, purtroppo, senza appello.

I funerali civili si terranno martedì nella Sala Cleopatra del Municipio

 

 

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