Violenza sulle donne, nasce un osservatorio provinciale
I dati della Prefettura MB relativi agli ultimi tre anni ci dicono che c'è ancora molta strada da fare.
Violenza sulle donne, nasce un osservatorio provinciale. I dati della Prefettura MB relativi agli ultimi tre anni ci dicono che c'è ancora molta strada da fare.
Violenza sulle donne, nasce un osservatorio provinciale
In vista della ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le
donne - mercoledì 25 novembre - il Prefetto Patrizia Palmisani ha voluto intraprendere alcune iniziative di sensibilizzazione.
La Prefettura, con l’ausilio fondamentale delle Forze di polizia territoriali, ha condotto un esame dei dati statistici consolidati degli anni 2018 e 2019 relativi ad alcuni reati, riconducibili al fenomeno della violenza di genere.
L’analisi, trasmessa ai sindaci della Provincia di Monza e della Brianza, si è concentrata in particolare sugli atti persecutori, sulle violenze sessuali, sui maltrattamenti contro familiari o conviventi, sull’adescamento di minorenni, sulla prostituzione minorile e sulle pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili, ed ha consentito di rilevare le variazioni percentuali dal 2018 al 2019.
L’analisi dell’andamento dei reati in esame è stata estesa anche all’anno in corso (aggiornati al 31 ottobre), che come è noto si è caratterizzato finora per lunghi periodi di stretta convivenza dei nuclei familiari, in conseguenza delle misure di contenimento adottate nell’ambito della gestione dell’emergenza epidemiologica in atto.
Nel presentare i dati agli amministratori, il Prefetto ha rilevato che la violenza di genere si presenta come un fenomeno fortemente eterogeneo nelle proprie forme di manifestazione, che spesso matura in un contesto familiare o comunque domestico, e che risulta particolarmente difficile da intercettare e misurare in quanto frequentemente accompagnata dal silenzio delle vittime.
In questo senso, il Prefetto ha osservato che il fenomeno assume una rilevanza anche sociale e che dunque "il contrasto alla violenza di genere non può esaurirsi esclusivamente in interventi di carattere repressivo, ma è invece necessario portare avanti azioni efficaci e concrete con finalità preventive, anche sul piano pedagogico ed educativo".
Il Prefetto ha quindi voluto sottolineare il rilievo fondamentale che assume la funzione di ascolto e di indirizzo quotidianamente curata dai Comandi delle Polizie locali, dai Servizi sociali comunali, dalle associazioni di volontariato e dalle organizzazioni di assistenza sociale, "componenti strategiche di una rete territoriale che, in una logica collaborativa ispirata alla sussidiarietà orizzontale e ad una dimensione di prossimità al cittadino, sono in grado da una parte di offrire supporto e assistenza alle persone fragili, e dall’altra di intercettare per tempo possibili segnali di criticità che potrebbero sfociare in episodi di violenza".
Patrizia Palmisani ha inoltre richiamato l’attenzione dei sindaci sull’importanza che anche a livello territoriale siano organizzate e promosse iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema del contrasto al fenomeno della violenza di genere, rivolte in particolare ai più giovani, anche con il contributo delle molteplici associazioni di volontariato attive in Provincia.
In questa prospettiva, il Prefetto ha comunicato la propria intenzione di costituire un osservatorio provinciale sui fenomeni della violenza e della discriminazione di genere, allo scopo di curare un monitoraggio costante degli episodi rilevanti e promuovere la cultura del rispetto e della parità di genere