INCHIESTA CHIUSA

Vittorio Farina assolto nel "Caso mascherine": il Tribunale di Roma riconosce l’estraneità ai fatti

L'imprenditore grazie alla sua decennale conoscenza del mercato cinese riuscì a reperire per primo e a far sbarcare a Fiumicino le mascherine in quei giorni drammatici

Vittorio Farina assolto nel "Caso mascherine": il Tribunale di Roma riconosce l’estraneità ai fatti
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Durante i difficili mesi dell’emergenza Covid-19, tra le molte notizie che affollavano le cronache nazionali, emerse anche quella che sarebbe poi diventata nota come il "Caso mascherine". Dopo cinque anni e venti udienze, il procedimento si è recentemente concluso con un’assoluzione.Vittorio Farina, imprenditore tipografico, editore e azionista del gruppo editoriale Netweek, è stato assolto dal Tribunale di Roma dalle accuse di frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata. La sentenza ha stabilito che il fatto non sussiste, anzi il suo legale sottolinea come Farina si fosse messo al servizio della collettività, aiutando a reperire per primo e a far arrivare le mascherine all'aeroporto di Fiumicino in quei giorni drammatici.Ma l’attenzione di Vittorio Farina verso il tema della salute pubblica non si è mai limitata all’emergenza sanitaria. Già nel dicembre 2019, solo pochi mesi prima della pandemia, insieme al fratello Mario Farina, aveva organizzato una serata speciale in collaborazione con la Onlus brianzola Cancro Primo Aiuto, realtà con sede a Monza.

Vittorio Farina assolto: "Il fatto non sussiste"

L’inchiesta, avviata dalla Guardia di Finanza, riguardava la fornitura di 5 milioni di mascherine FFP2 e 430.000 camici destinati alla Regione Lazio durante il lockdown. Insieme a Farina, erano stati indagati anche Andelko Aleksic e Domenico Romeo. Tuttavia, il Tribunale ha chiarito che non sono emersi illeciti da parte degli imputati.

Vittorio Farina

Farina e i rapporti con Domenico Arcuri

Il Tribunale ha inoltre prosciolto Farina dall’accusa di traffico di influenze illecite in relazione ai suoi rapporti con Domenico Arcuri, ex commissario straordinario per l’emergenza sanitaria. Arcuri, ricordiamo, non è mai stato indagato nella vicenda.

Come riportato anche da testate nazionali come La Repubblica, l’operazione da 22 milioni di euro si è svolta regolarmente, grazie anche all’esperienza decennale di Farina nel mercato cinese, che ha permesso un tempestivo approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale.

Domenico Arcuri

Un impegno concreto per la salute pubblica

Come  riportato da altri quotidiani, tra cui La Repubblica, l’affare di Vittorio Farina da 22 milioni “era regolare".

“Grande soddisfazione, poiché Farina, grazie alla conoscenza del mercato cinese, si era messo al servizio della collettività, aiutando a reperire per primo e a far arrivare le mascherine all'aeroporto di Fiumicino in quei giorni drammatici", ha dichiarato il suo legale Salvatore Sciullo a Il Tempo.

Cancro Primo Aiuto Onlus: un’eccellenza solidale a Monza

Solo tre mesi prima dello scoppio della pandemia, Vittorio Farina e il fratello Mario, a quell'epoca azionisti di maggioranza di Netweek, organizzarono in Villa Walter Fontana a Capriano di Briosco (Mb).Vollero dar vita a una serata dibattito insieme alla onlus "Cancro primo aiuto" per far conoscere le tante virtuose iniziative, alla quale parteciparono fra gli altri anche il leader della Lega Matteo Salvini e il governatore della Lombardia Attilio Fontana (che fra l’altro è anche presidente onorario dell'associazione benefica guidata dal presidente Flavio Ferrari, che ha sede a Monza).
Per ulteriori informazioni sulle attività della Onlus Cancro Primo Aiuto, visita il sito ufficiale: www.cancroprimoaiuto.org.
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