Wc in stazione, tossici e..."barboni", bufera di Natale

Bufera di Natale in Consiglio sulla situazione di degrado dei bagni della stazione principale di Monza. Scintille tra Paolo Piffer e Salvatore Russo

Wc in stazione, tossici e..."barboni", bufera di Natale
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Bufera di Natale in Consiglio comunale sulla situazione di degrado dei bagni della stazione principale di Monza. Scintille tra Paolo Piffer e Salvatore Russo.

Bufera di Natale, il fatto

La polemica si è accesa subito dopo l'intervento di Salvatore Russo della Lega che ha portato all'attenzione dell'Assise (convocata come ormai da mesi in videoconferenza) la situazione di degrado che interessa da tempo i bagni della stazione ferroviaria di via Arosio, ricettacolo notturno di senzatetto (ma il rappresentante della Lega ha usato un altro vocabolo), sbandati e drogati.

Bufera di Natale, l'intervento

Da qui la richiesta da parte di Russo della Lega di chiedere a Ferrovie dello Stato di trovare una soluzione. "Al mattino gli operatori trovano un disastro - ha osservato in Consiglio - Siringhe sporche di sangue, gente collassata o in overdose, addirittura gente nuda che si fa docce improvvisate. O si trova un modo per chiuderli in maniera invalicabile o si deve pensare a un eccesso a pagamento o comunque un modo per controllare quell'area. Queste persone arrivano dai binari, da tarda sera fino all'alba, non solo da Monza, ma un po' da tutta la Brianza".

Il problema e il polverone

Ma la richiesta di Russo ha provocato scintille, una vera e propria bufera di Natale, per l’uso della parola "barboni" invece che di sentatetto portando la reazione stizzita di Paolo Piffer (Civicamente): "Non è la prima volta che in Consiglio comunale male si pondera l’uso di certe parole. Siamo in un contesto istituzionale, pensiamoci prima di usare certi vocaboli, anche perché non conosciamo la storia di queste persone. Proprio il fatto di lavarsi, in una situazione così precaria, testimonia in fondo un desiderio di dignità".

Bufera di Natale, il dibattito

Sulla questione è intervenuto anche Rosario Adamo di Forza Italia, che lavora a Rete ferroviaria italiana. "Chiederemo un intervento, ma di sicuro non l’utilizzo dei bagni a pagamento. E’ vero, poi, ha ragione Piffer, meglio non usare certe parole. Magari è gente che non ha più una casa o un lavoro per la crisi o per il Covid". Alla fine Russo ha chiesto scusa all'Aula: "Non volevo offendere nessuno, un vocabolo usato in buona fede, starò più attento anche se in passato c'è chi ha usato parole peggiori".

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