Ago e filo per superare le barriere dell’isolamento VIDEO

Il progetto «Ditale 2.0» è un percorso formativo per donne italiane e straniere in temporanea situazione di fragilità

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Ago e filo per superare le barriere dell’isolamento

«Il Ditale 2.0»

Sinergia, fare rete, sviluppare percorsi formativi per superare e rompere le barriere dell’isolamento. Il tutto usando ago e filo. Sono questi gli elementi essenziali del progetto «Il Ditale 2.0», un vero e proprio «viaggio» alla scoperta delle possibilità offerte dal mondo della sartoria sociale, sviluppato e dedicato a donne italiane e straniere in temporanea situazione di fragilità.

Un tocco digital

E per dare un tocco «digital» al percorso, i promotori hanno deciso di inserire anche un corso di informatica di base di 36 ore, per apprendere i rudimenti di tutti quei programmi ormai essenziali per chi deve inserirsi - o reinserirsi - nel mondo lavorativo. Il punto di partenza è la sinergia.

Il commento

«Uniti si può fare di tutto, da soli non si può pensare di uscire da una crisi - ha spiegato Gabriella Merlo, presidente dell’associazione Irene, uno degli enti promotori del progetto - L’idea è quella di fornire un’alternativa, di regalare momenti di socializzazione e attraverso il trasferimento di competenze professionali spendibili in attività produttive nel campo della sartoria, generare speranza».

Partner

Insieme all’associazione «Irene» anche la fondazione «Monza Insieme» presieduta da don Augusto Panzeri, lo storico sodalizio «Società San Vincenzo De Paoli Monza» rappresentata dal vicepresidente Luciana Colombo e la «Fondazione della comunità di Monza e Brianza» con Lucia Mussi. Vera anima del progetto, la stilista Valeria Carugati.

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