Camparada, si è spento "Ul Cinghei" Ettore Viscardi
Punto di riferimento per la comunità locale, era stato lo storico gestore della trattoria di via Resegone
Camparada: si è spento Ettore Viscardi, meglio conosciuto come "Ul CInghei".
E' un lutto tremendo quello che nella mattinata di oggi, martedì 24 marzo, ha colpito l'intera comunità locale. Ettore, infatti, era uno dei personaggi più illustri del paese, autore di alcune delle più importanti pagine della storia passata di Camparada. Tutti lo conoscevano e tutti conoscevano "Il Cinghei", il locale che per quasi un secolo la famiglia Viscardi ha gestito in via Resegone e in cui Ettore ha sempre infuso tutta la propria passione sin da qui ne era diventato il proprietario.
Un vero e proprio punto di riferimento per la cittadinanza, che oggi piange la scomparsa di una delle sue colonne portanti.
Il Cinghei era la sua vita
Classe 1931, Ettore era nato e cresciuto proprio a Camparada, a due passi dalla cascina Masciocco, della quale la trattoria "Cinghei" rappresentava il vero fulcro. Per tutta la vita ha lavorato come rappresentante dei salumifici "Molteni" prima e "Vismara" poi, ma la sua presenza all'interno del locale (acquistato nel 1930 dal nonno Francesco) era assidua e costante. Serviva tra i tavoli, si adoperava in cucina insieme alla moglie Adele Nova (scomparsa solo un anno fa) e insieme ai figli Luigino e Antonella dietro al bancone, dato che all'epoca il "Cinghei" era un vero e proprio emporio all'interno del quale si poteva trovare praticamente di tutto. Chiunque vi si recava rimaneva incantato dai racconti e dai modi di Ettore, gentili ma altrettanto pratici, il cui carisma lo ha trasformato in un punto di riferimento per tante generazioni di camparadesi cresciute proprio all'ombra dello storico locale. Fino agli anni '80, quando la famiglia Viscardi decise di ritirarsi e cedere il testimone ad altri gestori.
Tra i soci fondatori della Banca di Credito Cooperativo di Lesmo, nel 2014 venne anche insignito della benemerenza civica, a coronamento dell'inestimabile contributo offerto al tessuto sociale di Camparada.
La festa di San Rocco
Ma oltre alla buona cucina c'era molto di più. Ettore e la sua famiglia furono infatti i primi a organizzare le prime iniziative ludiche dedicate a San Rocco, patrono del Masciocco. A cavallo tra gli anni '60 e '70, nei giorni di Ferragosto, prendevano vita gare ciclistiche e podistiche, partite di pallone e soprattutto la tanto attesa scalata al palo della cuccagna, l'evento più atteso delle celebrazioni. Padre di tutto questo fu proprio lo stesso storico titolare del Cinghei, a cui poi si ispirarono alcuni giovani camparadesi (cresciuti proprio intorno al locale) per dare vita a quella che oggi tutti conoscono come la Sagra del Masciocco.
Una storia che ha ispirato un libro
La storia di Ettore sembra quella di un film, fatta di storie, aneddoti e personaggi appartenenti a un'altra epoca. Un'epoca della quale lo stesso 89enne ha contribuito a scriverne le pagine più importanti. Una memoria che però rimane viva grazie alle pagine di un libro, "La famiglia Viscardi e il Cinghei", pubblicato solo qualche mese fa, che lo stesso Ettore ha contribuito a realizzare per mettere nero su bianco i propri ricordi legati al paese e alla sua gente. Amici, prima ancora che clienti o semplici compaesani, che oggi piangono per la scomparsa di uno dei personaggi più significativi che Camparada abbia mai avuto.
Le spoglie del caro Ettore Viscardi riposeranno per sempre al cimitero cittadino.