Carate, martedì prossimo al Valà il falò di Sant'Antonio
Vin brulé, musica e dolci chiacchere per tutti
Torna come ad ogni gennaio la Festa di Sant’Antonio Abate, con l’antico rito del falò che da ormai trentadue anni illumina e riscalda il rione del Valà. L’appuntamento, organizzato dal gruppo degli amici residenti nel quartiere, si svolgerà martedì 17 gennaio a partire dalle 20,30 presso la cappella della Sacra Famiglia con vin brulè, musica e chiacchere.
In molte località è tradizione per Sant'Antonio accendere un enorme falò. L'accensione del falò ripete una antichissima usanza legata ai riti della fertilità e ai sacrifici delle feste pagane. Bruciare rami secchi significa infatti eliminare le scorie, cancellare il passato e ricominciare, invocando la benedizione sulla nascita della nuova natura - non è un caso che i falò si accendano a Sant'Antonio, quando l'anno è appena iniziato. Nella tradizione popolare l'appuntamento con il falò rappresenta il momento in cui il mondo agricolo attende il risveglio della natura. Non a caso uno dei proverbi milanesi e brianzoli recita “A Sant'Antoni un'ura e un glori” (un’ora e un Gloria) per siginificare che dal 17 gennaio si guadagna un'ora di luce segno che la stagione primaverile si sta avvicinando.