Monza, arte in Galleria civica

Colori e poesia in Galleria civica con Letterarte

Ieri pomeriggio, lunedì, la premiazione delle opere vincitrici ispirate alla rinascita della natura

Colori e poesia in Galleria civica con Letterarte
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Colori e poesia in Galleria civica con Letterarte 2021 che fino a venerdì ospiterà le opere del Cenacolo dei poeti e artisti di Monza e Brianza e della Scuola di pittura Conti

Colori e sogni per il Cenacolo

I colori e la luce della natura (come chiave che apre ai sogni) sulle pareti della Galleria civica che, fino a venerdì, ospiterà le opere del Cenacolo dei poeti e artisti di Monza e Brianza e della Scuola di pittura Alessandro Conti.

Un momento piuttosto atteso dai monzesi dopo l'esposizione, la scorsa settimana, dei lavori degli allievi dell’associazione Paolo Borsa e del Circolo fotografico monzese. E che si è accompagnato come da tradizione alla premiazione delle opere scelte dalla giuria tecnica.

Un caleidoscopio di emozioni

Pittura, scultura ma pure poesia. Un vero caleidoscopio emozionale dove a rincorrersi sono le ispirazioni che hanno permesso agli artisti di dar forma alle loro opere durante il lockdown. In particolare la speranza della rinascita (e non a caso il titolo dell'edizione di quest'anno è proprio L'italia si riaccende), e la voglia di regalare ai visitatori una boccata di positività, uno sguardo sul futuro meno cupo, accompagnandoli attraverso un percorso di risveglio della gioia. Complici, per l'appunto la luce e i colori della natura.

Si guardi per esempio agli scatti fotografici attraverso i quali la poetessa Ofelia Usai ha racchiuso i colori e i profumi del celebre roseto della Villa Reale. Accompagnandoli alla lirica Che spettacolo la natura. Un vero e proprio inno all'inarrivabile straordinarietà estetica in seno alla terra e insieme un'ode alla bellezza della città di Teodolinda.

La poetessa Ofelia Usai

A omaggiare la rosa, ancora, i versi del poeta Francesco Di Ruggiero, che nella poesia Rosa dei miei sogni racconta della sua ricerca "tra ingiuste crociate a inseguire paradisi perduti" del fiore che "non è nei giardini ma sul ciglio della strada dove sudore e lacrime le fanno da concime". A sottolineare la forza del sogno che si nasconde fra le pieghe dell'anima quale arma potentissima di rigenerazione della stessa realtà.

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Le pennellate di natura

Nulla, più delle parole scritte della presidente del Cenacolo dei poeti e artisti Maria Organtini, per spiegare meglio il senso delle "pennellate di natura" che caratterizzano i lavori esposti nella galleria di via Camperio. Pregevoli taluni per la capacità di colpire l'occhio dello spettatore attraverso l'uso giocoso delle tinte, notevoli altri per la spiccata qualità tecnica nell'esecuzione.

"Il colore della sera per celare le malinconie a stento trattenute nel fluire del giorno - si legge nella sua lirica Il colore della sera - Il rosa del tramonto come una caramella a un bambino, per compensa a un torto subito, ecco la magia del colore".

Immancabili, infine,  i lavori di Mariella Covertini della Scuola Conti, che legano filosofia e arte insieme, e curiosa (e preziosa) anche la scultura dell'artista Annamaria Gagliardi, premiata insieme a Battista Brevigliero, Cristina Colombo e Mariarosa Casiraghi (alla presenza dell'assessore Massimiliano Longo e della presidente del Gaam Patrizia Portalupi), voluta per celebrare la figura del suocero, eroe della Resistenza. C'è qui l'altra bellezza, quella della libertà, quella del coraggio e della voglia di combattere per un futuro migliore, quella invero che ha spinto tutti gli artisti a non soggiacere alle angosce della pandemia e a regalarci, per l'ennesima volta, grandi sogni.

Da sinistra Maria Organtini, Patrizia Portalupi e Mariella Convertini

Dall’8 al 12 marzo, a concludere la kermesse poetico - artisitca,  l'esposizione della una selezione di artisti scelti dalla giuria tecnica tra quelli che hanno partecipato alla  rassegna.

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