Ambientalisti contro gli I-Days: cosa chiedono al nuovo sindaco di Monza
C'è la richiesta di spostare eventi del genere in un altro spazio dell'Autodromo.
Ambientalisti contro gli I-Days: cosa chiedono al nuovo sindaco di Monza
La protesta
Non si ferma la protesta degli ambientalisti a tutela del Parco di Monza. A poco più di una settimana dalla chiusura degli I-Days, il Comitato per il Parco "Antonio Cederna" e il Comitato "La Villa Reale" tornano a puntare il dito contro la Soprintendenza che ha autorizzato l'organizzazione dei quattro giorni di concerti. Secondo quanto affermano, gli eventi avrebbero devastato il prato della Gerascia, nonostante gli I-Days abbiano ottenuto la certificazione internazionale di sostenibilità ambientale.
Le foto
A sostegno della protesta il Comitato ha pubblicato alcune foto che testimoniano le pessime condizioni del prato sostenendo che "ancora sono presenti rifiuti che si sono inesorabilmente incistati nel terreno e il prato ha lasciato il posto a una desolante distesa di terra battuta". Inoltre l'avvocato del Comitato Roberto d'Achille ha chiarito che "l'interesse verso certi eventi è legittimo e va tutelato, ma in altre aree. Non nel Parco" aggiungendo che il guadagno è andato soltanto agli organizzatori e alla SIAS, la società che gestisce l'Autodromo, dato che la Gerascia è una delle zone date concessione.
L'esposto
In questo modo i rappresentanti hanno annunciato di voler reintegrare per la terza volta l'esposto presentato alla Procura della Repubblica il 21 Luglio 2016, a seguito dei Gods of Metal, ulteriolmente integrato dopo gli I-Days dello scorso anno e del doppio concerto di Ligabue a settembre.
La richiesta
Per concludere il comitato rivolge un invito al nuovo sindaco di Monza, Dario Allevi, come presidente del Consorzio Parco e Villa, chiedendo di spostare i concerti nel paddock in quanto le dimensioni sono le stesse del prato della Gerascia.