La città di Carate Brianza si appresta fra un mese ad ospitare quello che si annuncia come uno dei grandi eventi culturali dell’anno in Brianza, grazie all’arrivo dalla «Galleria Borghese» di Roma di «Venere che benda Amore», una delle ultime grandi opere realizzate dal genio creativo di Tiziano Vecellio.

Venerdì mattina, in Villa Cusani Confalonieri, la conferenza stampa dell’evento che il 25 settembre verrà presentato a livello nazionale a Roma nella sede del Ministero della Cultura alla presenza del ministro Alessandro Giuli.
Il dipinto sarà esposto dal 17 ottobre al primo dicembre, nelle sale di Villa Cusani Confalonieri, e potrà essere visitato tutti i giorni gratuitamente dalle 9 alle 19.
Dopo la mostra di Marco d’Oggiono, allestita nel 2023 nella stessa città natale dell’artista, e il «Narciso» del Caravaggio, trasferito l’anno scorso a Merate per oltre un mese, «La Grande Arte in Brianza» – il progetto culturale promosso dalla Fondazione Costruiamo il Futuro assieme alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la Galleria Borghese, il Comune di Carate e il main partner Edison – compie un ulteriore salto di qualità portando sul territorio brianzolo il «Principe dei pittori», uno dei quattro giganti della Storia dell’arte assieme a Leonardo, Michelangelo e Raffaello.
Per la prima volta il dipinto di Tiziano arriva in Lombardia
Il dipinto – un olio su tela – che verrà esposto a Carate, e che per la prima volta è protagonista di una mostra in Lombardia, raffigura la dea Venere mentre benda gli occhi di Cupido. Accanto a lei un amorino si posa sulla sua spalla, mentre due ancelle portano un arco e una faretra.
Mattavelli: Un successo per tutto il territorio
«Poter visitare la mostra di un artista come Tiziano nel cuore della Brianza è un successo per tutto il territorio – ha sottolineato Elisa Mattavelli, vice presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro – Il riscontro ottenuto l’anno scorso con l’esposizione del Narciso di Caravaggio ci ha fatto capire quanto sia grande e trasversale il desiderio di bellezza: a Merate si sono presentate persone di tutte le età e le categorie. È stato un segnale importante, non potevamo fare altro che dar seguito all’iniziativa cercando di sfidarci ulteriormente: insieme al nostro presidente Maurizio Lupi, e grazie alla collaborazione dei partner del progetto, siamo riusciti a raggiungere un meraviglioso risultato. Per rendere ancora più indimenticabile l’esperienza ora c’è bisogno del supporto di tutto il territorio. Ci piacerebbe infatti poter contare sul coinvolgimento delle aziende locali, per dar vita a iniziative e incontri legati alla mostra di Tiziano, e degli stessi cittadini, per sostenerci con la gestione delle attività a Villa Cusani Confalonieri nel lungo periodo di esposizione».

A Carate una grande operazione culturale
La mostra potrà diventare volano di numerose altre iniziative correlate che renderanno ancora più luminoso l’autunno 2025 della Brianza. Per questo le aziende locali che desiderano proporre idee o essere coinvolte in progetti in corso di sviluppo, possono inviare una mail a: tommaso.papa@fondazionecostruiamoilfuturo.it.
Ma ci sarà bisogno anche di un impegno in termini di volontariato per gestire gli afflussi di visitatori e non solo. Anche coloro che intendono mettere a disposizione una parte del loro tempo per gestire alcune delle attività che si svolgeranno a Villa Cusani a partire dal 17 ottobre possono scrivere allo stesso indirizzo mail per ottenere tutte le informazioni.
L’olio su tela esposto a Carate, che risale al al 1565, è stato realizzato quando Tiziano era prossimo a raggiungere gli ottant’anni d’età. Si tratta, dunque, di una delle ultime grandi opere di un artista che ha attraversato quasi un secolo di storia della Repubblica di Venezia.
«Portare Tiziano a Carate rappresenta una grande operazione culturale che offre l’opportunità di approfondire l’evoluzione del più grande pittore del Cinquecento nella sua melanconica maturità, dopo una vita da protagonista di un’epoca storica che ha segnato profondamente il volto dell’Europa moderna – spiega Giovanni Morale, vice direttore delle Gallerie d’Italia – Milano, nonché curatore della mostra – Quando ci si trova davanti a un maestro di questo livello, diventato fonte di ispirazione per le generazioni successive, c’è solo da osservare e riflettere: quest’opera merita, dunque, di essere scoperta e riscoperta. È un’occasione per il territorio di riappropriarsi di un talento grande e anche complesso, ma lo sforzo richiesto verrà interamente ripagato. A Carate si apriranno scorci straordinari sullo stesso Tiziano, su Venezia, su un’intera epoca; nonché sui temi dell’amore, della maturità e del senso della vita…».
Il progetto di allestimento della mostra di Venere che benda Amore è stato curato dall’architetto Dario Curatolo.
Il sindaco: Un onore per noi ospitarlo in villa Cusani
«Abbiamo fortemente voluto ospitare la Grande Arte in questa antica residenza nobiliare lombarda di origini medievali, diventata di proprietà comunale alla fine degli anni ’70, successivamente restaurata ed oggi sede della Biblioteca civica, di attività culturali ed esposizioni artistiche – ha sottolineato il sindaco Luca Veggian – Ed è per noi motivo di orgoglio che la stessa sia stata selezionata dalla Fondazione Costruiamo il Futuro per poter offrire a tutti un’imperdibile occasione di avvicinarsi all’arte».
In occasione dell’esposizione, come ormai da tradizione per questa iniziativa, per rafforzare il coinvolgimento dei più giovani, Edison e Fondazione Costruiamo il Futuro lanceranno la terza edizione del concorso rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, che hanno sede in Lombardia. In palio, per le classi vincitrici un premio pari a 20.000 euro da utilizzare per l’attività didattica della propria scuola. Per conoscere tutti i dettagli relativi alla mostra sarà possibile accedere al portale lagrandearteinbrianza.it a partire dal 25 settembre, giorno in cui si terrà la presentazione nazionale de «L’Ultimo Tiziano – Venere che benda Amore» nella sede del Ministero della Cultura a Roma alla presenza del ministro Giuli.