Cultura

Gemellaggio Sardegna - Monza, omaggio a Alessandro Manzoni e Giovanni Maria Lei Spano

Iniziativa del Circolo culturale Sardegna di Monza Concorezzo e Vimercate nell’ambito della mostra sulla Sarda e Lombarda Rivoluzione.

Gemellaggio Sardegna - Monza, omaggio a Alessandro Manzoni e Giovanni Maria Lei Spano
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Buona partecipazione, nei giorni scorsi a Monza,  all’ultima iniziativa culturale di promozione della Sardegna e della Lombardia organizzata dal Circolo Culturale Sardegna di Monza Concorezzo e Vimercate, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, della Provincia di Monza e Brianza e del Comune di Monza.

Gemellaggio Sardegna - Monza

Ha tagliato il nastro inaugurale la poetessa di Gadoni e Monza Ofelia Usai e poi si è subito passati alla celebrazione di Alessandro Manzoni (l’autore dei Promessi Sposi è stato senatore del Regno di Sardegna) e Giovanni Maria Lei Spano, che oltre aver fatto il pretore a Monza, nel 1922 scrisse il libro La Questione Sarda incentrato sul problema dei trasporti.

La mostra itinerante

Il presidente Salvatore Carta ha illustrato il motivo della mostra itinerante sulla Sarda e Lombarda Rivoluzione, che toccherà tutti i quartieri di Monza: dopo il Centro civico di San Rocco la Casa del volontariato, il Centro civico Libertà Liberthub ( fino al 12 maggio) e poi la biblioteca San Gerardo (dal 13 al 24 maggio) e San Fruttuoso (dal 28 maggio al 25 giugno). Un modo per fare conoscere e onorare i rivoluzionari sardi e  lombardi che lottarono contro gli invasori sabaudi che vengono ricordati tutti gli anni il 28 aprile con Sa Die de Sa Sardigna dal popolo sardo e dal Circolo culturale Sardegna di Monza Concorezzo e Vimercate, nonché dal popolo lombardo che lottò contro l'invasore austriaco con le Cinque giornate di Milano e le Dieci giornate di Brescia. In particolare, si ricorda come nel 1848 il popolo lombardo con un plebiscito chiese l'adesione al Regno di Sardegna ma fu respinto dagli austriaci.

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"Nel 1859 i lombardi, con l'aiuto dell'esercito del Regno di Sardegna, cacciarono dalla Lombardia gli austriaci e la Lombardia si annesse al Regno di Sardegna. Nel 1860, dopo che Garibaldi, sbarcato con i Mille a Marsala, conquistò tutto il Sud e l'esercito del Regno di Sardegna conquistò tutto il Nord e il Centro, Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi si incontrarono a Teano e tutte le regioni italiche diventarono Regno di Sardegna. Nel 1860 Alessandro Manzoni venne nominato senatore del Regno di Sardegna e fu incaricato di uniformare la lingua italiana, da insegnare in tutte le scuole del nuovo Regno".

Nel 1861 il Parlamento proclamò l'Italia unita.

"Viene spontanea una riflessione: ma se fosse rimasto il Regno di Sardegna, tutti gli abitanti della Lombardia e della penisola avrebbero avuto lo scontro sui traghetti per la Sardegna, essendo residenti nel Regno di Sardegna? Ora, a seconda dei periodi, per andare in Sardegna quasi occorre fare un mutuo. Idem se si fossero attuate le proposte di Giovanni Maria Lei Spano, o se la rivoluzione del 1794 di Giomaria Angioy, Michele Obino e del canonico Salvatore Frassu, si fossero attuate e la Sardegna fosse diventata autonoma. Giusto quindi ricordare questi eroi in un Mausoleo, Casa della Memoria a Bono, recuperando la casa in rovina del canonico Frassu, per la quale la Regione Sardegna ha già stanziato al Comune di Bono un milione di euro. Auspichiamo che questo Mausoleo si realizzi presto, per ricordare per sempre la Sarda rivoluzione di Giomaria Angioy e di tutti i patrioti sardi che lo aiutarono per realizzare il sogno di una Sardegna indipendente e senza feudatari sabaudi".

Un brindisi all'amicizia tra la Brianza e la Sardegna ha concluso il pomeriggio culturale, anche con una dimostrazione delle Antichissime Launeddas della Sardegna, costruite e suonate dal maestro Silvano Schirru, di Senorbì e di Sant'Albino, Monza.

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