Il Circolo don Beretta porta a Milano «Mestée e lavorà in Brianza»
Tra gli artisti in mostra anche quattro giussanesi che raccontano il mondo del lavoro e l'artigianalità
Dall’8 febbraio al 7 marzo, si svolgerà nello Spazio eventi di palazzo Pirelli a Milano, l'importante mostra organizzata dal Circolo culturale Don Beretta di Giussano, dal titolo "Mestée e lavorà in Brianza". Questa mattina l'inaugurazione.
La mostra a Milano
A Milano una mostra che celebra il lavoro e l’uomo che lavora, in Brianza. E a Giussano. E’ del «Circolo culturale don Beretta», di Giussano, l’idea e l’organizzazione di questa importante esposizione artistica che si svolgerà dall’8 febbraio al 7 marzo, allo spazio eventi del Palazzo Pirelli in via Fabio Filzi a Milano.
La mostra è promossa dal Consiglio della Regione Lombardia, patrocinata dal Comune di Giussano e rappresenta una grande occasione di visibilità e prestigio per il Circolo culturale don Beretta, che dagli anni 60, quando è nato ad oggi, ha «animato» la città con mostre pittoriche, concorsi ed eventi di alto livello.
L'inaugurazione
Si è svolta questa mattina l'inaugurazione, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Federico Romani e del sindaco di Giussano. Presenti anche alcuni artisti e i referenti del Circolo culturale don Beretta.
“Visitare questa mostra è come entrare nella bottega di un artigiano. Il valore di questo progetto va oltre le opere esposte – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani -. È contenuto nelle due parole del titolo: mestée e lavorà. Due parole chiave che raccontano la Brianza e il lavoro, elemento identitario di questo territorio. Gli antichi mestieri sono capaci di trasmettere alle nuove generazioni i valori fondamentali su cui si basa la forza economica della Brianza: il senso del dovere, la dedizione al lavoro e il legame con il territorio. Un percorso attraverso 36 opere d’arte ‘made in Brianza’. L’arte diventa, in questo modo, una risorsa per aumentare le conoscenze e le competenze dei giovani, aprendogli lo sguardo sul mondo del lavoro. Nel solco, sempre, dell’innovazione e della tradizione brianzola”.
Opere dedicate al mondo del lavoro
Agli artisti è stata affidata l’interpretazione pittorica di un antico mestiere; sono stati scelti i più popolari tra le centinaia possibili: c’è il barbee, il dottor, il facchin, il ferree, lo spazzacamin, lo strascee, il zoccorat e tanti altri. In totale sono 36, abbinati ad altrettanti artisti. Tra questi anche quattro giussanesi: Angelo Bartesaghi, che porta in mostra la rappresentazione del dottor, coloratissima e di impatto; Raffaele Francomano, fedele alla sua tecnica dell’acquarello, ha interpretato il lavoro del becchee con un giovane e rubicondo macellaio, mentre la giovane Maddalena Ceppi ha ambientato il panettiere alle prese con pagnotte, impasti e la pala del forno. Enrico Galbiati ha scelto il moletta, fermo sulla sua bicicletta alle prese con lame e coltelli.
I testi i dialetto
L’esposizione delle opere è accompagnata da brevi testi, alcuni in dialetto, attraverso i quali ricongiungere le rappresentazioni al contesto sociale da cui sono state generate, molte con una radice artigianale.
La mostra ad ingresso libero, resterà aperta dal lunedì al giovedì, dalle 9.30 alle 13.30 (ultimo ingresso 12.30) e dalle 14.30 alle 17.15 (ultimo ingresso 16.30); il venerdì, dalle 9.30 alle 13.30 (ultimo ingresso 12.30).