Veduggio

«Il ritorno di Segantini»: folla per il taglio del nastro della mostra permanente

L’esposizione è stata inaugurata nel tardo pomeriggio di domenica: ventidue le opere realizzate da altrettanti artisti

«Il ritorno di Segantini»: folla per il taglio del nastro della mostra permanente
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Fin dalla seduta di insediamento della nuova Giunta di Veduggio con Colzano, nel giugno del 2019, l’assessore alla Cultura Valentina Besana aveva espresso la volontà di allestire in paese una mostra permanente dedicata a Giovanni Segantini, uno dei massimi esponenti del divisionismo che a Veduggio trascorse un anno della sua vita, tra il 1884 e il 1885, realizzando quella «Messa prima» che ritrae la scalinata della locale parrocchiale.

Folla al taglio del nastro

Dalle parole si è passati ora ai fatti: l’esposizione - «Il ritorno di Segantini a Veduggio» - è stata inaugurata nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 26 giugno, davanti ad un pubblico numerossimo che per la prima volta ha potuto varcare l’ingresso del nuovo Municipio. O, meglio, delle sale al piano terra, le uniche al momento accessibili. Tra i presenti anche il parroco don Claudio Borghi, giunto subito dopo la messa in parrocchia, ed il presidente del Parco Valle Lambro Marco Ciceri.

Ventidue opere in mostra

Ventidue le opere appese ai muri, opera di altrettanti artisti del territorio brianteo e non solo che hanno reinterpretato la produzione di Segantini.
E’ stato il sindaco Luigi Dittonghi a fare gli onori di casa, riconoscendo il giusto merito dell’esposizione all’assessore alla Cultura e a Guido Sala, presidente della commissione Ecologia. Alle esperte dell’associazione Brig il compito di accompagnare il pubblico in un breve viaggio alla scoperta de «Il ritorno di Segantini a Veduggio» con un auspicio: «Se il territorio alto-brianteo ebbe il merito di fare da musa al Maestro per un periodo della sua vita - ha detto l’assessore Besana - auspichiamo che anche questa mostra, come una piccola ma importante goccia nell’oceano, ispiri tanti nuovi artisti al culto dell’arte».

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